STICKERS FAI DA TE

Buongiorno, Amiche!

Questa settimana, lo ammetto, ho più volte pensato di rimandare questo nostro consueto appuntamento ad altra data, ma poi, insomma, almeno un segno di vita...

Ma non ero tornata? No, perché il proclama di due settimane fa, sbandierato a gran voce in giro per il web, parrebbe contrastare con la mia latitanza dell’ultimo periodo. La verità è che proprio perché sono tornata... sono anche sparita.

I motivi della mia temporanea latitanza dal blog (perché sarà solo temporanea, tranquille) si possono condensare in queste tre parole: riorganizzazione, novità e recupero. Tutti concetti che meriterebbero una lunga spiegazione, ma non è ancora giunto il tempo.

Dunque bando alle ciance e beviamoci il tè.



Oggi vi voglio presentare un lavoro, di cui sono parecchio orgogliosa e a cui il Pripi ed io abbiamo dedicato moltissimo tempo; un lavoro cominciato circa due mesi fa e che ci ha fatto parecchia compagnia nelle lunghe giornate, in cui - grazie ad otiti, congiuntivite, tosse e raffreddore - non ha frequentato la scuola materna.

Dopo aver tinteggiato la sua camera ed averla riorganizzata completamente, anche in vista dell’inizio della scuola elementare, abbiamo deciso di sostituire le vecchie decorazioni degli armadi, che naturalmente erano opera mia, con altre più recenti, più fresche e soprattutto più adatte alla sua età. 

L’idea era di usare gli armadi (laccati bianchi) come una gigantesca tavolozza, sulla quale creare una specie di enorme quadro a tutta parete, acquistando degli stickers in qualche negozio specializzato oppure direttamente online.

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo... la solita mamma creativa che, poco soddisfatta dei risultati della sua ricerca - pure dei costi, diciamocelo - e desiderosa di intrattenere il pargolo con attività tranquille (ché di Formula Uno, di circuiti, di telecronache e di conseguenti corse in giro per casa ne aveva pure le p**** piene), ha solennemente dichiarato Oggi facciamo un esperimento! Perché è così che è nato, come una prova, come un tentativo, come l’ennesima sfida insomma!

Allora, Pripi, che decorazioni mettiamo sugli armadi? Scegli bene, perché dureranno parecchio tempo e ci vorrà molto lavoro. La risposta - Facciamo le macchine di Cars! - non è stata certo una sorpresa, vista la passione automobilistica di mio figlio. E meno male, che non ce ne sono state di sorprese, data la mia totale incapacità di disegnare.

A me il pc!

Per prima cosa siamo andati a cercare tutti i personaggi del cartone animato (io certi neppure li ricordavo... io!), una normalissima ricerca per immagini su Google, ma focalizzata sui disegni da colorare. Volevamo verificare di averne un numero sufficiente per ricoprire tutta la parete. Per fortuna ne abbiamo trovati veramente tantissimi.

Poi ne abbiamo stampati alcuni, tanto per provare.

Quindi, armati di pennarelli, abbiamo cominciato a colorarli: alcuni lui, alcuni io.

Il Pripi è abbastanza bravo a colorare, è piuttosto preciso, riuscendo a rimanere dentro ai margini e a non combinare troppi pasticci. Ciononostante qualche imperfezione, dovuta soprattutto alla fretta e alla voglia di ottenere un risultato rapido, ci scappa sempre. Così, visto il tipo di lavoro e l’obiettivo da raggiungere, ho corretto qua e là i suoi disegni per riempire bene gli spazi lasciati bianchi e, soprattutto, ho evidenziato con un pennarello nero i contorni.

Una volta terminati, li ho ritagliati.

Mi sono riservata il lavoro di ritaglio, perché sarebbe stato davvero un peccato rovinare i disegni ormai pronti. Il Pripi usa regolarmente la forbice, ma è evidente che - data l’età - non è molto preciso in questa operazione e in certi casi pure io mi sono trovata in difficoltà, laddove il disegno risultava più complesso (a Cricchetto ho amputato semplicemente il gancio, tanto per dire).

A questo punto abbiamo preso il nostro bel rotolo di carta adesiva trasparente (ne abbiamo sempre in casa) e ne abbiamo ricavato un rettangolo adeguato alle dimensioni del disegno che volevamo plastificare. Eh sì, questo volevamo fare! Nell’immagine ho evidenziato con la linea rossa i contorni del foglio di plastica, ormai staccato dalla sua protezione, in quanto poco visibile, perché appoggiato sul tavolo bianco.

Facendo molta attenzione, abbiamo appoggiato il disegno sul foglio, premendo bene in modo da non formare bolle, e con un altro foglio lo abbiamo poi inglobato all’interno della plastica. In pratica un panino di plastica trasparente imbottito con un bel disegno!

I disegni inglobati risultavano più o meno così, con la plastica molto più abbondante rispetto all’immagine (meglio lasciare un certo margine di sicurezza).

Passo successivo, quindi, ritagliare la plastica attorno alla figura, lasciando all’incirca 3 o 4 mm.

Per attaccare i nostri stickers agli armadi, abbiamo utilizzato numerosi e molto semplici rotolini di scotch, collocati e ben appiattiti dietro alle immagini stesse (purtroppo le ultime due foto non sono proprio chiarissime, ma è ben difficile evidenziare un rotolino di scotch trasparente su una superficie pure essa trasparente).

Perché proprio scotch? Perché, nel momento in cui si decidesse di staccare i disegni per modificarne la posizione o per sostituirli proprio, non vorrei dover ripetere le deliziose operazioni di distacco che ho effettuato per togliere le vecchie decorazioni (ma questa è un’altra storia, che vi racconterò di certo).

Sistemato lo scotch, al Pripi tutto l’onore e la soddisfazione di sistemare le decorazioni nel punto desiderato! Schiacciandole per bene contro la superficie dell’armadio, ve lo garantisco, i rotolini si appiattiscono e l’immagine risulta così appiccicata alle ante da sembrare un vero adesivo.

Con questo metodo, negli ultimi due mesi, abbiamo sfornato tutta una serie di stickers, che abbiamo collocato progressivamente sulle ante della camera e sono questi.

Ovviamente abbiamo ancora in serbo molti altri disegni, già stampati e pronti da colorare, di spazio ne abbiamo ancora, ma non risultano poi così indispensabili per completare il quadro. Deciderà il Pripi, se continuare oppure no l’opera.

Con lo stesso metodo abbiamo preparato varie bandierine, chiaramente scegliendole in base alla nazionalità delle automobili in gara, e le abbiamo appiccicate in ordine sparso.

Il lavoro più noioso, invece, è stato ricreare il motivo quadrettato della bandiera a scacchi bianca e nera, quella che viene sventolata alla fine di ogni gara che si rispetti. Ne ho trovate di pronte, ma mi serviva una striscia lunga e stretta e di quella, davvero, non ho trovato traccia. Così me la sono creata e stampata.

Certo, a forza di colorare quadratini neri, stavo diventando strabica, ma di certo non potevo davvero pretendere che la preparasse il Pripi, che del resto mi aveva scaglionato ben presto l’incombenza (Mamma, è meglio se la fai tu!), ma mi aveva riconosciuto almeno il merito del lavoro (Che brava che sei, mamma!).

La quadrettatura è servita anche per preparare alcune bandierine.

Ci abbiamo messo parecchio a completare questo lavoro, ma devo dire che siamo più che soddisfatti del risultato. Ed ho una voglia matta di mostrarvelo. Ecco le nuove decorazioni della camera del Pripi.

Ed ecco, infine, a cosa serviva la lunga striscia quadrettata: a delimitare la zona del divanetto e, soprattutto, a nascondere i due buchi rimasti dopo la rimozione della scrivania piccola, che era ancorata proprio sotto le mensole.

Per la cronaca, se avessi acquistato online gli stickers di questa dimensione (ogni automobile è stampata su foglio A4), avrei speso almeno 100/130 euro; il costo di un rotolo di carta trasparente, invece, si aggira sui 6 euro e ne abbiamo usati 2,5 metri più o meno. Considerate poi che, ad esclusione dei personaggi principali, gli stickers davvero non ci sono.

Allora, amiche del tè, che cosa ne pensate?  E quale sorpresa mi portate oggi?



Per chi volesse partecipare a Un tè dentro l'armadio, ricordo che tutte le informazioni relative si trovano qui.




Aggiornamento del 9 aprile 2014

Hanno preso il tè con me:

Aggiornamento del 16 giugno 2018

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26 commenti :

  1. quasi quasi ti mostro come ha attaccato gli stickers di cars il mio principe... (trovati al brico center, un paio di fogli mi pare meno di 10 euro. mi pare, che sono passati 4 anni e la memoria vacilla)

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    1. Anche noi li avevamo trovati all'Obi, ma erano brutti e, soprattutto, pochi. Due personaggi in croce che non mi sarebbero serviti a molto.

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  2. Vi siete fatti un bel lavoraccio, ma indubbiamente ne è valsa la pena! Chissà che orgoglioso il tuo piccolo!
    Io penso che dopo due mi sarei stufata...voi invece siete stati davvero tenaci!

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    1. Lui si è divertito moltissimo (altrimenti non sarebbe stato possibile) e, soprattutto i primi tempi, non voleva fare altro, perché si è reso conto che con un po' di lavoro, c'erano dei risultati visibili e che gli davano un'evidente soddisfazione. Andando avanti, ovviamente, questa attività è stata intervallata da altro, ma non avevamo certo esigenza di completare subito. Alla fine per lui è stato un gioco divertente. Anche per me, in verità!

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  3. Fantastico!!! Anche noi dobbiamo preparare le decorazioni per la casa nuova e la tua è un'ottima idea!

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  4. Prima o poi arriverà anche la ricetta del tiramisù intanto partecipo con il link del cestino di feltro http://accidentaccio.blogspot.it/2014/03/decorazioni-per-pasqua-cestino-porta.html

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    1. Perché Barbara riesce a fare lavoretti anche in mezzo ad un trasloco!!!

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  5. Grande idea: Sicuramente un bel risultato ma soprattutto mi piace molto l'idea che l'abbia fatto insieme al pargoletto! :) COMPLIMENTI! :D

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    1. WOW! Il ritorno di Andrea, ex desaparecido! Benvenuto!
      Indispensabile la partecipazione del pargolo, sennò io di certo non mi sarei messa a colorare tutti quei disegni di Cars da sola!!! Però sicuramente per lui è stata una grande soddisfazione, soprattutto perché ho messo in chiaro che dovevamo davvero farli bene, visto che la decorazione della sua camera era una cosa importante. Infatti un paio di disegni poco soddisfacenti sono stati di comune accordo strappati e rifatti. Ha preso molto sul serio questo lavoro.

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  6. Ma che bravi tu e il Pripi!
    Veramente una bella idea, un bel modo di passare del tempo assieme e un bel risparmio!
    Cosa vuoi di più!
    Allora ci beviamo il tè in cameretta, in compagnia di Saetta e dei suoi amici e addobbiamo la porta con una ghirlanda di roselline. Ecco il link:
    http://portugalli.blogspot.it/2014/04/addobbo-porta-con-rose-realizzate-con.html
    Un forte abbraccio Maria

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    1. Davvero, Maria! Cosa si vuole di più?
      La tua ghirlanda è magnifica!!!!!
      I tuoi lavori sono sempre incredibili!

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  7. Dimenticavo!
    Ho postato un nuovo cruciverba!
    Una sfida per tua mamma se vuoi!
    Un abbraccio Maria

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  8. Bellissima soluzione... chissà che non la proponga anche ai miei pargoli, specialmente al piccolo, cars e planes dipendente ^_^ !!!

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    1. Ovviamente lo puoi fare con qualsiasi soggetto e, se non trovi i disegni da colorare, puoi preparare da sola il disegno. Cosa che io è meglio non faccia, sono vermente impedita!

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  9. Che lavoretto sopraffino! Complimenti, bella squadra mamma e pargolo! Brava, bel lavoro e poi scusa ma vuoi mettere la soddisfazione di fare tutto da soli...l'idea che quello che vedi è nato davvero dalla tua testa e dalle tue mani???
    Il bell'e pronto lasciamolo a chi non può!!!! APPLAUSO
    Per il tè porto una bambina con il lupo dentro
    http://pinkgok.blogspot.it/2014/04/il-lupo-dentro.html
    BBaci :-)

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    1. Certo che sì, dalle nostre mani e dalla mia testa.
      Sono una pessima disegnatrice, mio figlio è molto più bravo di me, ma riesco ancora a colorare in maniera accettabile.
      Ti racconto dell'idea ... molti anni fa, ai tempi in cui non esistevano Ipod, mp3 o altri gingilli oggi così diffusi e si ascoltava la musica sulle vecchie cassette, capitava di creare delle compilation musicali registrando dalla radio o trasferendo i dischi in vinile. Ovviamente, come tutti, anch'io avevo tutta una serie di cassette homemade. Le cassette per eccellenza, "quelle del mare", erano (e sono perché esistono ancora e sono intoccabili), quelle con le canzoni degli anni '60 e con i 45 giri - registrati - di Adriano Celentano. Io e mi marito non siamo così antichi, siamo nati ambedue nel '68, quindi molte di quelle canzoni erano già vecchie alla nostra nascita, ma per noi quelle raccolte sono legate da sempre ai nostri primi viaggi al mare in Croazia e, ancora oggi, seppur dotati di tutto quello che la moderna tecnologia offre, ancora le portiamo con noi (fra un po' le dobbiamo far girare con le dita, ma per il momento la vecchia radio del camper ancora funziona!). La cosa assurda in tutto questo è che noi - mio marito in particolare - ascoltiamo musica molto più moderna, molto più particolare, che con gli anni '60 davvero non ha nulla a che fare. Però, ripeto, le cassette del mare erano sacra.
      Data la sacralità di questi oggetti e visto che, quando le avevo realizzate, il pc era ancora tutto sommato poco diffuso, la possibilità di stampare immagini ridotta, Internet non si sapeva neppure cosa fosse o quasi, le copertine che avevo fatto - che adesso sembrano uscite direttamente dalla preistoria - dovevano essere conservate con la massima cura. Stampare costava, eh! E così a mio marito venne l'idea di plastificarle.
      Ecco dunque da dove arriva l'idea di plastificare i disegni di Cars .... da un lontano passato musicale!!!!

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  10. FIGLIO FORTUNATO!!!!!!
    E il tempo??? ormai è fuggito...inseguiamoloooooooo

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  11. sta volta sono io ad arrivare in ritardooooo!! sto facendo dei lavori a casa e il mio ruolo è quello di muratore :P e quindi sto un pò stotto sopra ma presente! Il post l'ho letto giovedì senza arrivare a commentare ma, hai avuto un'altra idea fortissima! Quello che mi colpisce di più è il pensare alla partecipazione di tuo figlio, non so... ma a me piacciono un sacco queste cose genitori e figli, penso uniscano molto, creino occasione di divertimento e crescita :)
    un grande bacione!

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    1. Ah, ah, ah .... assente giustificata!
      Lui si è davvero appassionato a questo lavoro, molto più di quello che avrei pensato. Di solito si butta volentieri in nuove attività, ma, se richiedono troppo tempo e magari troppi interventi di mamma, dopo un po' si annoia e di dedica ad altro. Questa volta no. Ci sono stati giorni, specie all'inizio, in cui non facevamo altro che disegnare/ritagliare/plastificare Probabilmente riusciva ad avere un risultato in breve tempo e questo gli dava la carica per continuare!
      In generale questo tipo di gioco crea davvero una complicità particolare, è una cosa "nostra".

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