È stato amore a prima vista: l’ho visto e ho esclamato senza esitazione alcuna Questo lo teniamo!
Sì, perché i primi tempi nella casa con le persiane verdi sono stati tutto un gioco di lo buttiamo o lo teniamo, lo teniamo o ci pensiamo, ci pensiamo o lo buttiamo? I precedenti proprietari avevano lasciato gran parte dei mobili - non certo gratis, eh! - perché non sapevano dove metterli e a noi, tutto sommato, facevano anche comodo per cominciare.
Il mobile vecchio, se in buone condizioni e con una struttura gradevole, è sicuramente riutilizzabile, almeno per chi ama un certo tipo di arredamento e naturalmente in contesti ben precisi, e può dare un risultato apprezzabile con un impegno minimo.
Vi mostro dunque, per questo nostro undicesimo appuntamento, un lavoretto fatto a quattro mani, perché, nonostante io pregustassi da tempo il restyling di quel vecchio comodino (questa la sua funzione originaria), il consorte fu più rapido di me a metterci mano.
Ma andiamo con ordine.
Il problema principale era costituito dallo stampo di un ferro da stiro bollente, appoggiato senza pietà sul piano del mobiletto, che aveva creato un vero scalino proprio nel centro. Eravamo un po’ scettici sull'effettiva possibilità di recuperarlo.
Il fatto è che il minuscolo - ma davvero microscopico - bagno era stato appena rifatto completamente, era lucido e scintillante e quel mobile vecchio pareva davvero fare a pugni con tanto splendore. Ma il suo posto, ne ero certa, era davvero quello!
La prima cosa da fare era far sparire lo stampo del ferro da stiro. Mio marito ha utilizzato semplice stucco per legno, che ha spalmato strato dopo strato dentro al buco. Ma come si fa a fare uno scempio del genere?
Ha poi ricostruito, tagliandolo su misura, il ripiano interno del vecchio comodino, che non siamo proprio riusciti a ritrovare da nessuna parte.
Purtroppo non ho scattato molte foto durante le fasi di lavorazione, che comunque sono queste:
a) una volta asciugato lo stucco, ha scartavetrato bene il piano fino a renderlo completamente liscio; ci siamo subito resi conto che l’intervento era riuscito a salvare il mobiletto;
b) ha steso il primer solo sulla superficie esterna, mentre all’interno ha usato l’impregnante, perché avevamo intenzione di ricoprirlo con una bella carta;
c) ha poi dato due strati di vernice, quella stessa che avevamo usato per il tavolino del bagno e che richiamava anche il colore della tenda della doccia; più procedevamo nell’arredare il nostro bagnetto e più eravamo convinti che il contrasto bianco freddo/bianco latte aveva un suo perché.
Il risultato del lavoro è questo.
Come forse avrete notato, abbiamo volutamente messo in evidenza la cornice all’interno dell’anta.
Rivestire l’interno non è stata davvero una passeggiata: un mobile vecchio, soprattutto di non eccelsa fattura, ha delle misure piuttosto approssimative (ed è un grosso complimento), tanto che ti viene spesso da chiederti, come i vari pezzi possano rimanere assemblati. Vi garantisco che non c’era un lato uguale all’altro, il sopra era differente dal sotto, il ripiano risultava comunque leggermente storto, perché storti erano i supporti. Insomma è stato un lavoro lunghissimo e abbastanza noioso.
Ho usato una carta da découpage dal sapore vagamente rétro che ho fissato con un nastro biadesivo. Ho scartato subito le puntine da disegno, che in verità nei mobili delle nonne venivano spesso usate proprio per fissare i rivestimenti interni, perché non ero riuscita a trovarne di bianche. Ho scartato anche la colla, perché ho fin da subito preventivato la sostituzione della carta dopo un certo periodo e un probabile logoramento.
Il porta asciugamani nella foto è quello che vi ho descritto qui, mentre il porta carta igienica è arrivato un bel po’ dopo assieme agli altri accessori, ma questa è una storia che devo ancora raccontare.
Care amiche, sono stata un po’ assente questa settimana, ma l’appuntamento del giovedì è sacro.
Sono ansiosa di incontrarvi! Il tè è servito.
Per chi volesse partecipare a Un tè dentro l'armadio, ricordo che tutte le informazioni relative si trovano qui.
Aggiornamento del 2 aprile 2014
Hanno preso il tè con me:
- Africreativa - Rose realizzate con cialde di caffè con tutorial
- Dolcezze di mamma - Di come dalle camicie nascono fiori
- Mamma Orsa Curiosona - Dolce di Padre Pio
ciao Federica! Come stai? Bellissimo il risultato ottenuto con il tuo mobile! Oggi ti lascio una ricetta di cucina e sono curiosa di sapere se tu e le altre amiche del tè conoscete altre catene culinare!
RispondiEliminahttp://mammaorsacuriosona.blogspot.it/2014/03/dolce-di-padre-pio.html
Ho visto la ricetta e l'usanza! Incredibile e interessante!
EliminaAcc! Volevo essere la prima! Ottimo il tuo té di oggi!
RispondiEliminaBene, questa settimana partecipo con un post "ricicloso"
http://dolcezzedimamma.blogspot.it/2014/03/di-come-dalle-camicie-nascono-fiori.html.
Ragazze, queste sono proprio da guardare!
EliminaGrazie! E' stato un raptus, non so neanche come mi è venuta l'idea! Sarà il delirio da clausaura, ih, ih, ih!
Eliminane ho uno anch io cosi' da metterci le mani...che dire te lo porto ehehe
RispondiEliminaGuarda che non è impossibile, eh! Basta provare!
EliminaSai che mi piace proprio! Bellissimo il mobiletto e stupendo l'abbinamento bianco freddo/bianco latte. Non ci avrei creduto se non lo avessi visto! Se riesco vengo domani per il tè! Lasciatemene un pochino...BBaci
RispondiEliminaAll'inizio non ero convinta di questo abbinamento, però - strada facendo - ho dovuto ricredermi. E tutt'ora, quando sono in valle ed entro in questo microscopico bagno, mi dico "ma quanto è bello?"
EliminaBellissimo! Io domani porto il dolce! Oggi ho pubblicato sull'altro blog ;)
RispondiEliminaOgni giorno è buono per prendere il tè
Eliminahai fatto benissimo a volerlo nel bagno, sta molto bene! ed è vero che i 2 toni di bianco legano perfettamente....bravi, immagino che vi stiate divertendo un sacco!
RispondiEliminaConfermo: ci stiamo proprio divertendo un sacco!
EliminaCiao ho un premio per te sul mio blog! http://violedicotone.blogspot.it/2014/03/the-versatile-blogger-award.html
RispondiEliminaMe lo vengo a prendere, volentieri, grazie!
EliminaMa che bravi che siete stati!
RispondiEliminaIl risultato è veramente notevole! Complimenti Federica a te e a tuo marito (ogni tanto bisogna fare i complimenti anche a loro!!!)
Oggi, per il "nostro tè" (un bell'appuntamento al quale non posso mancare), decoriamo tutto con roselline realizzate con cialde di caffè. Ecco il link:
http://portugalli.blogspot.it/2014/03/rose-realizzate-con-cialde-del-caffe.html
Un abbraccio Maria
Ho visto le tue rose. Senza parole!!!
EliminaAmiche del tè, non perdetele!
ma che ottimo tè! Tu e tuo marito mi sa che siete davvero una forza insieme eh??
RispondiEliminaComplimenti perchè quel mobiletto come lo avete trasformato è delizioso, e sai quanto mi piace il vostro porta carta igienica?? :D
Diciamo che siamo una buona squadra e che rendiamo al meglio, se abbiamo una qualche attività per le mani.
EliminaIl porta carta igienica è davvero una sciocchezza ... vi racconterò ....
Guara il tuo sottotilo "La sfida di creare" è proprio azzeccato!
RispondiEliminaTu sei una maga.
Hai ragione ci sta alla grande e come lo avete rivestito? Spettacolare.
Io dovrei mettere la carta all'interno di qualche mobile ma pensavo di usare la colla... non avevo pensato al biadesivo perchè mi dava l'idea che si alzasse troppo.
Ma come lo hai messo? Solo lungo i bordi?
E' azzeccato, perché per me lo è veramente. Perché a) non sempre ho il tempo per dedicarmi a quello che mi piace b) perché spesso faccio esperimenti da autodidatta.
EliminaDevo dire che siamo soddisfatti del risultato, devo ammetterlo!
L'idea del biadesivo me l'ha data la signora della cartoleria, dove ero andata a prendere le puntine da disegno. Mi ha detto che qualcuno di sua conoscenza aveva rivestito così un mobile e che il risultato era buono. Tagliare il biadesivo, onestamente, è una rottura pazzesca, perché la forbice ti si incolla ogni due minuti (io tolgo la colla sfregando con la gomma per cancellare). Ho ritagliato pezzettini abbastanza piccoli che ho messo lungo il perimetro della carta e, forse (ma non ci giurerei) anche qualcuno nelle parti centrali. Non me lo ricordo proprio. Il biadesivo che ho usato era piuttosto sottile. La carta, sui bordi, è stata ripiegata di un paio di centimetri su se stessa per motivi estetici.
Ma è strepitoso!
RispondiEliminaE i ventagli all'interno danno quel tocco in più.
Complimenti!
Grazie mille, Morgane.
EliminaPensa che la carta con i ventagli è stata quasi un ripiego, perché l'ho acquistata nella cartoleria di un paesino della Val di Non (vicino a dove io abito in estate) che, pur avendo una discreta scelta di carte, non era certo fornita come quelle che ci sono in città.
Il genere era sicuramente quello, ma ai ventagli non avevo davvero pensato.
Però mi è piaciuta e l'ho presa!
Confesso che mi sarebbe piaciuto poter scegliere un po' di più!
*__*
RispondiEliminaMaira, non dirmi che non saresti capace di fare un lavoro così, perché non ci credo proprio!
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