IL PASTORE E LA PECORELLA - UN PEZZO DI PRESEPE ALLA SCUOLA MATERNA

L’anno scorso ho cominciato a fare il presepe. È stata una sorpresa anche per me, perché non era mai stato nelle mie intenzioni farne uno. Io amo l’albero di Natale in tutte le sue forme ed è così da sempre, però quando mi sono resa conto che la produzione di addobbi doveva assolutamente fermarsi, perché in casa ci sono dei limiti di spazio e mio marito non può farsi venire un infarto, portando su per quattro piani alberi oltre una certa dimensione, ho indirizzato le mie velleità su altro.

Ma poi, dai, non è che sia stato chissà che sforzo. Per i bambini il presepe ha sempre un certo fascino e il Pripi si è dimostrato davvero contento di questa nuova iniziativa. Direi, anzi, che ha contribuito in maniera determinante alla sua realizzazione, andando con il suo papà a procurare i materiali adatti allo scopo.

Non volevo assolutamente un presepe tradizionale!

Per quanto belli e curati, spesso degli indiscutibili capolavori, non ho mai avuto grande simpatia per i presepi, a meno che non utilizzino soluzioni alternative, non scontate, frutto della fantasia di chi li realizza. Dovendo scegliere, preferisco presepi molto semplici, poco ridondanti e assolutamente poco colorati.

Per il mio, quindi, ho deciso di utilizzare solo materiali naturali, pigne anzitutto, ma anche stoffa, spago, lana, cotone, feltro, legno.

Domenica scorsa, anche nell'ottica di ampliare il numero di statuine presenti, ho realizzato un pastorello con la sua pecorella, prendendo spunto anche dalla richiesta delle maestre della scuola materna, che avevano chiesto in prestito un personaggio del presepe di famiglia per allestire quello dei bambini. La richiesta del Pripi del resto era stata piuttosto ferma.

Il metodo usato per creare il pastorello è stato in tutto e per tutto simile a quello adoperato per realizzare Maria e San Giuseppe ed è quello che certamente userò anche in futuro per continuare il mio progetto, che prima o poi vi mostrerò per intero.

Anzitutto bisogna procurarsi delle pigne (ottima scusa per fare una passeggiata nel bosco), che vanno lavate bene sotto l’acqua corrente e lasciate asciugare perfettamente per qualche giorno, preferibilmente vicino ad un termosifone, in modo che si aprano completamente. Solo in questo modo, infatti, ci si può assicurare che siano diritte.

La prima cosa da fare è tagliare la parte terminale della pigna, il suo picciolo (ammesso si chiami così), con l’aiuto di una cesoia. Il fondo deve essere liscio.

Per fare la testa, avevo precedentemente acquistato delle palline in legno (proporzionate alle dimensioni della pigna), mentre per fare i piedi avevo comprato quelli già pronti, sempre in legno. Si trovano facilmente nei negozi che vendono materiale creativo.

La prima ad essere incollata con la colla a caldo è la testa, che va fissata sfruttando lo stesso suo buco, nel quale viene inserita la parte più appuntita della pigna. I piedi vanno incollati, invece, sulla parte più larga, verificando subito la stabilità dell’omino. Fate subito la verifica, mi raccomando, la testa pesa parecchio e l’omino tende a sbilanciarsi in avanti.

Con del cotone marrone ho fatto i capelli al pastorello.

La testa va cosparsa con colla vinilica (non usare la colla a caldo, perché risulta impossibile fare i riccioli, senza incollarsi le mani; impossibile anche preparare il ricciolo e attaccarlo già pronto, si scioglie subito; in ogni caso la colla a caldo asciuga troppo in fretta).

Poi si appoggia il filo.

Il filo va arrotolato, formando delle piccole chioccioline. Il numero varia, naturalmente, dall’aspetto finale che si vuole dare alla figurina. Se la testa va poi nascosta con un mantello o con un velo, non è necessario ricoprirla interamente. 

È possibile anche, con lo stesso metodo, fare la barba.

Il nostro amico ha bisogno ora di una veste. Le possibilità sono naturalmente infinite. Io ho riutilizzato un vecchio calzino. Ho tagliato la parte terminale, quella con la trama più sottile, e l’ho aperta ricavandone un rettangolo.

Anche la rifinitura può essere fatta in mille modi diversi, a mano o a macchina. Avendo fretta, ho fatto una cucitura decorativa normalissima.

A questo punto ho preparato il bastone del pastorello, tagliando un semplice rametto molto diritto.

Il bastone è stato poi incorporato nel mantello e attaccato insieme ad esso. Mantello e bastone vanno attaccati con la colla a caldo e sistemati in maniera che la veste non risulti troppo svolazzante. Il bastone contribuisce a rendere stabile la figura.

Con il pennarello nero si disegnano gli occhi, con quello rosso la bocca. Solo semplici puntini.

La realizzazione della pecorella, devo dire, mi ha messo abbastanza in difficoltà, perché non riuscivo a trovare una soluzione decente per creare il vello. Il risultato mi soddisfa abbastanza, ma penso ci sia un grande spazio di miglioramento. Così come si può decisamente trovare un'alternativa più valida a quella, che avevo inizialmente trovato, per tenere in piedi l'animale (motivo per cui ho optato per una pecora sdraiata ... più o meno, dai).

Insomma la pecora è stata proprio un esperimento improvvisato!

Prima di tutto ho scelto una pigna che per dimensione potesse essere proporzionata all’omino.

Per creare il vello ho usato normalissimo cotone idrofilo, con il quale ho preparato tante palline, che ho attaccato con la colla a caldo una vicina all'altra. Poi, con l'aiuto di uno stuzzicadenti, ho fatto penetrare il cotone eccedente in mezzo alle scaglie della pigna.

La prossima volta, però, sono certa che utilizzerò della lana, il cotone dà un effetto troppo innaturale, non mi convince del tutto.

Per il muso, invece, ho usato un piede di legno che ho attaccato sulla parte più larga della pigna. Anche qui ho disegnato gli occhi.

La pecora terminata assomiglia molto poco ad una pecora, ne convengo, ma mi serviva per dare credibilità al personaggio. Un pastorello senza il suo gregge che pastorello sarebbe?

Pastorello e pecorella sono subito partiti per la scuola materna, dove rimarranno fino all'inizio delle vacanze di Natale.

Al loro ritorno prenderanno posto dentro il nostro presepe.



Aggiornamento del 13 dicembre 2020

Dopo qualche anno la pecora-salciccia è stata eliminata e sostituita con altre due più piccole e probabilmente anche più proporzionate.

Certo i limiti e le difficoltà, partendo da una pigna, rimangono. 




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22 commenti :

  1. ohhhh di meraviglia... davvero davvero carini!

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    1. Ciao Koko Pi, benvenuta! Devo dire che il pastorello è carino, la pecora pare un po' una salsiccia, ma vabbé, era il primo esperimento! A breve vi mostrerò anche la capanna con i personaggi principali.

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  2. Io la pecora la trovo adorabile!

    Il pastore è perfetto.. quando mi capiteranno delle pigne simili ci proverò anche io ^^
    Grazie per il tutorial.

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    1. Diciamo che non mi soddisfa al 100%. Ma conto di fare un nuovo esperimento a breve.

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    1. Questa si chiama diplomazia! Ok, Barbara, ti mando la pecora per Natale!!!

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  4. Io li trovo a dir poco meravigliosi...però mi piacerebbe vederlo al completo!

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    1. Grazie, cara. Sono a letto da lunedì con l'influenza e, a parte l'unico momento di semi-lucidità in cui ho scritto questo post, solo adesso riesco a stare, più o meno, seduta. Appena posso vi mostrerò il resto del presepe.

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    2. ciao! mi stavo proprio chiedendo dove fossi finita! Stai meglio?!?!

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    3. ciao carissima, quando ti sarai ripresa passa da me, vorrei invitarti personalmente a partecipare alla mia iniziativa "Best of the year"... vorrei anche suggerirti cosa mettere in nomination (una tua iniziativa che mi ha proprio entusiasmato)... ma non posso ... :-)

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    4. Ma l'ho vista la tua iniziativa ... per leggere, leggo .... ho solo qualche problema a scrivere cose sensate ..... in verità, nel deliri febbrili, avevo anche più o meno pensato cosa mettere! Guarda, però, che non puoi mica dare suggerimenti, il tuo pubblico potrebbe pensare ad una truffa! Ah, ho visto che hai decorato il blog ... idea originale!!!

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    5. hihihi... è solo un esperiemento...oggi voglio provare a mettere la slitta! ho imparato grazie al tuo suggerimento ... attenta a condividere i tuoi "segreti" informatici perché io ne approfitto!

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    6. Non sono i miei segreti, ma quelli di Ernesto! Ti pare che da sola sarei riuscita a costruire questo blog?

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  5. mamma mia che bello questo presepe...davvero tanto molto originale

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    1. Ti ringrazio. Ho già le foto pronte della capanna al gran completo. Fra pochissimo!

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  6. ps: mi sono iscritta al tuo blog...cosi' ti posso seguire

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  7. la miseria veramente un bel lavoro potresti aprire uno stando al mercatino di Natale... ci hai mai pensato???

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    1. A dire il vero no. In molti me l'hanno suggerito, ma non ci ho mai pensato concretamente.

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  8. Che spettacolo!!!! L'anno prossimo ci provo

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