UN RICAMO FIORITO

L’armadio è arrivato prima, molto prima. Non so quanto, ma sicuramente prima di me, prima della mia casa, prima del quadro. Era nella camera della mia prozia, quella adorabile, meravigliosa persona con la quale io passavo interi pomeriggi a giocare al negozio o alla parrucchiera, quella che veniva invitata quotidianamente a casa nostra a vedere la tv dei ragazzi, quella le cui chiavi di casa, unico oggetto contenuto nella sua consunta borsetta nera, venivano prese in ostaggio, per far sì che non potesse andarsene.

La zietta abitava due piani sotto di noi in un appartamento troppo grande per una persona sola, dove le camere erano camere, la cucina era cucina e il corridoio pareva un’autostrada. I mobili erano naturalmente quelli di un tempo.

Alla morte della prozia l’appartamento fu smontato e i suoi oggetti finirono un po’ qui ed un po’ lì, come sempre succede in questi casi.

Casa nostra, a quei tempi, non era né sufficientemente grande né stilisticamente compatibile con quei vecchi mobili e fu praticamente impossibile recuperare qualcosa, ma io, che ero una ragazzina, chiesi ai miei genitori di poter tenere il vecchio armadio.

Non avevo certo la vocazione di un’arredatrice, ma avevo già una mia idea precisa su come l’avrei riutilizzato. Avevo infatti visto su una rivista un antico armadio, nel quale era stato sistemato un intero impianto stereo (quelli seri di una volta, mica le ridicolaggini che si vedono oggi), i cui moduli erano ordinatamente posizionati sugli scaffali e sbucavano in tutta la loro bellezza attraverso un unico pannello che costituiva una specie di seconda porta all’interno dell’armadio stesso. Un vero capolavoro.

Ottenni l’armadio, che però finì in cantina, visto che non avevamo altro posto per metterlo, che non avevamo un impianto stereo, che avevo un età, in cui la mia futura casa era ancora un miraggio lontano.

Rimase in cantina tantissimi anni, ma arrivò anche il suo momento, perché non appena vennero cominciati i lavori di ristrutturazione del mio attuale appartamento, finì diretto da un restauratore. Era il mio armadio ed ero fermamente intenzionata a riprendermelo.

L’arredamento di casa mia è sostanzialmente moderno, ma ho voluto fortemente un angolo antico per inserire il mio antico armadio. Ma un armadio, da solo, non bastava per creare l’atmosfera: ci voleva un tappeto serio, qualche oggetto d’epoca e un quadro.

Avevo voglia di fiori, che non amo particolarmente in verità (l’ho già detto qui), ma mi parevano l’ideale. Ho cercato e ricercato, finché ho trovato esattamente quello che avevo in testa e mi sono messa al lavoro.

È stato il lavoro più lungo che io abbia mai realizzato a punto croce: quasi due anni. Le pause sono state lunghissime, perché le troppe sfumature di verde, ad un certo punto, mi avevano fatto venire il rigetto. Avevo pensato persino di mollare tutto, perché davvero non riuscivo ad appassionarmi a quel lavoro che mi ero pure meticolosamente scelta. Insomma amore e odio dall’inizio alla fine.

Eppure, a distanza di anni, il quadro è ancora lì, vicino al suo armadio. Cinque centimetri esatti fra l’uno e l’altro, non uno di più non uno di meno.

Che ve ne pare?

P.S. Lo stereo, alla fine, non è finito dentro l’armadio!



Per chi volesse partecipare a Un tè dentro l'armadio, ricordo che tutte le informazioni relative si trovano qui.

Prima di lasciarvi, care amiche del tè, informo che ho leggermente modificato il regolamento di questo nostro appuntamento settimanale. Anche se non sono mai stata troppo fiscale in merito, vi chiedo di inserire, oltre il link al post, il banner dell'iniziativa. Mi piacerebbe che il nostro allegro gruppo di amiche del té fosse più numeroso e, si sa, il banner di solito attira maggiormente l'attenzione! 

Ce la facciamo a fare questo piccolo sforzo?



Aggiornamento dell' 8 ottobre 2014

Hanno preso il tè con me:

Aggiornamento del 12 agosto 2017

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28 commenti :

  1. Macchèdavvero!!! Ma sembra un dipinto quanto è bello....un capolavoro e con l'armadio è perfetto! Ma quante doti nascoste hai Squitty!!!
    Recepito il nuovo regolamento mi accingo a prelevare il banner. Come ben sai ultimamente non sto combinando nulla quindi non partecipo al tè ma il banner lo posso mettere sul mio blog lo stesso???
    Ciao Fede dalle mille risorse <3 <3 <3

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    1. Cara, Fabiola, non penso di avere poi chissà quali doti nascoste, più che altro provo, sperimento, mi butto. Sono piuttosto perfezionista in questo genere di attività, dunque mi impegno e, soprattutto, disfo, se non sono soddisfatta. Prima o poi i risultati arrivano.
      Il punto croce è stato il mio primo hobby, forse l'unico che si può definire tale, perché fatto per anni, con costanza e con vera passione.
      Per partecipare al tè, non occorre necessariamente portare qualcosa e il banner può essere prelevato comunque.
      Del resto scopo di questa iniziativa, come altre similari, è quello di mettere in contatto persone, no?
      Preleva, preleva ...

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  2. Partecipo anche io eh! Con un lavoro di cucito e di recupero... http://accidentaccio.blogspot.it/2014/10/come-apparecchiare-la-tavola-del-buffet.html

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    1. Vengo finalmente a leggere il tuo contributo ..... questa è stata una no blogging week!!!!

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  3. Nemmeno io sono un'amante dei fiori, ma questo tuo lavoro è davvero certosino!
    Ora che ho un po' più di tempo libero anch'io ho ripreso in mano un lavoro lasciato a metà... Ho sempre amato tantissimo ricamare a punto croce!

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    1. Grazie Linda! Pensa che è ricamato su lino, il che non ha certo facilitato le cose. Adesso, con la vista che mi ritrovo, non so se sarei ancora in grado di fare un lavoro del genere.

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  4. Che bello il punto croce, troppo lungo per me, l'ho fatto solo quando avevo i bambini piccoli, tutte cose dell'asilo, ho delle tende che mi stanno aspettando ormai da anni, ma prima o poi...il tuo armadio è bellissimo ma i ricordi che ti legano lo rendono ancora più prezioso, i fiori sono il complemento adatto che completa la parete, brava!

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    1. Rosalba, ci sono anche lavori più rapidi da fare. Non è che il punto croce sia sempre un'agonia del genere.
      Dai, riprendi le tue tende, passata la sbornia ed il rigetto è una soddisfazione terminare il lavoro cominciato!

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  5. Sei stata bravissima Federica!
    Splendido il quadro e che pazienza!
    Mi scuso per il problema del banner. Io le ultime volte l'ho proprio dimenticato!
    Scusa ancora. Rimedio subito!
    Un abbraccio Maria

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    1. Maria, forse è stato più paziente il quadro ad aspettare me, più che io a ricamare lui!!!
      Il banner non è un "problema". E non c'è sicuramente da scusarsi.
      Non mi sono presa mai la briga di controllare i link (gli unici suggeriti, perché il banner era assolutamente facoltativo), perché mi pareva una cosa davvero irrilevante.
      Però ho notato che, in questo genere di iniziative, o c'è il banner o non se le fila nessuno.
      E questo povero tè .... non merita una chance in più?

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    2. Hai proprio ragione. Senza banner l'iniziativa non viene conosciuta.
      E questo tè merita (anche freddo!)
      Se hai voglia guarda l'indovinello che ho messo nel mio blog!
      Un abbraccio Maria

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    3. Ho visto che c'è un indovinello, ma devo ancora leggere bene. Sono indietro con la lettura dei post ..... ma sto arrivando!!!!

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  6. ... e vengo a bere il tè con te!
    http://portugalli.blogspot.it/2014/10/orecchini-filo-di-rame-e-perle-crochet.html
    Un riabbraccio Maria

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    1. Il tè questa settimana è servito freddissimo!!!! Vengo finalmente a vedere i tuoi nuovi capolavori!!!

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  7. Ciao Federica! Ho letto del nuovo regolamento, e, aldilà del banner, son contenta di vedere che nei miei post c'era sempre il riferimento al tuo te!
    E' da tanto che non partecipo a questa bella "chiacchierata", anche per colpa di una mia sbadatezza.... ma oggi ritorno con questo post positivo! http://lastranagiungla.blogspot.it/2014/10/questione-di-cuccioli.html

    PS: I tuoi fiori stanno a meraviglia con quell'armadio!
    PS2: ma è li dentro che ci facciamo il te!?!?

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    1. Bentornata, Cristina.
      In effetti, come ho detto sopra, il link era più che sufficiente, ma è inutile negare che il banner colpisce di più. E' ben vero che questo tè è stato molto trascurato e, purtroppo, molto discontinuo, ma sarebbe bello ci fosse più partecipazione, ecco.
      Vengo a leggere subito (si fa per dire) il tuo contributo!
      Il tè servito in questo armadio sarebbe di certo molto più gradevole ,,,, il vero armadio è .... un tantino affollato!!!

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  8. Il tuo quadro è una vera meraviglia; hai fatto bene a non demordere e a riprenderlo in mano anche dopo le lunghe pause e nonsotante il rapporto di odio e amore.
    L'armadio è speciale, con tutti i ricordi e l'affetto di cui è pieno.
    Buon we! =)
    Dani

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    1. Grazie, Daniela, in effetti è uno di quei lavori di cui sono molto orgogliosa!

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  9. un lavoro così bello solo due anni ????? ahahahah ti sorprenderai se guardi un mio lavoro ... ben 11 anni e vabbè nel frattempo ho cambiato occhiali 3 volte ... e poi mi sono decisa a munirmi di lente .... se deciderai di cambiare invece del thè possiamo prenderci il caffè ... vedi tu ... buonanotte ora vado a nanna ....

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    1. 11 anni? Ma veramente? Che lavoro è? Ci hai fatto un post?
      Curiosissima io!

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    2. ma certooooo eccolo qui ... vediamo se si incolla
      qualche crocetta ogni tanto.....ma 11 anni

      http://giusi58.blogspot.it/2013/10/mi-piacerebbe.html

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    3. Adesso me lo vado proprio a vedere, Giusi, sono davvero curiosa!

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  10. da ammirare sempre ... meraviglioso quel quadretto .... e accanto al tuo armadio .... ma che ridere sempre di armadi si parla ... è qui dentro che hai chiuso .... il Lupo? tiralo fuori ahahahah baci Fede .... meraviglioso come scrivi

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    1. Devo dire che, a distanza di anni, mi piace sempre.
      Quanto agli armadi ... che sai una deformazione?
      Il Lupo? Ahahahaha, può anche essere, sai, Giusi?

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  11. ...confermato che amo molto i fiori ^_^ (dove mai potremmo prendere il color ciclamino, il viola, il lilla, il color lavanda, pervinca, il rosa, il color giallo girasole........? ^_*) ...riconfermo che il tuo quadro mi piace tantissimo!!!
    Complimenti. Maris

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