FONDO E LA COSINA NONESA

Val di Non uguale mele e mele uguale Val di Non, non ditemi che l’associazione fra le due cose non viene spontanea anche a voi, amiche blogger, che magari dalle mie parti non ci avete mai messo piede. Sì, perché l’adesivo appiccicato sulle Golden, sulle Gala, sulle Renetta e su tutte le altre varietà ivi prodotte lo conoscerete di certo o mi sbaglio?

Ma la Val di Non, contrariamente a quanto comunemente si pensa, non é fatta di sole mele. E per fortuna, ché i pomari saranno anche la forza dell’economia locale, ma da vedere non è che siano proprio proprio questa meraviglia, salvo forse nel magnifico periodo della fioritura, quando gli alberi si trasformano in una nuvola bianca. Per il resto dell’anno, sinceramente, anche no.

In particolare, se vi recate nell’Alta Valle, di meli non ne trovate mezzo e il paesaggio si trasforma completamente: non pare neppure lo stesso posto. Lassù, dove distese infinite di prati così verdi da sembrare finti si alternano a boschi fittissimi, dove canyon incredibili fendono il grande altopiano, dove splendidi laghetti paiono gettati lì appositamente per regalare stupore, dove la Deutschnonsberg porta un po’ di Alto Adige in Trentino, ebbene lassù è veramente tutta un’altra storia.

È lì, in quel paesaggio da cartolina, che si trova Fondo.

Centro principale dell’Alta Valle e punto di partenza per gite meravigliose e alla portata di tutti, non è forse così caratteristico come altri bei paesini limitrofi e probabilmente non colpisce poi così tanto ad una prima visita. Però, ve lo garantisco, sa riservare sorprese inaspettate.

L’occasione migliore per scoprire Fondo è senza dubbio la

il cui nome, da solo, già incute paura.

State tranquille, il noneso lo capisco poco pure io, anzi certe parole restano davvero incomprensibili, ma sappiate che non vi serve conoscere l’idioma locale per partecipare alla Cosina, non vi serve il dizionario italiano-noneso/noneso-italiano per immergervi nell’atmosfera; non vi serve il traduttore simultaneo per entrare nei somasi. Vi basta semplicemente un naso, una bocca, una pancia.

Ma certo! Se ancora non l’avete intuito, a Fondo in quelle giornate si mangia e si mangia pure bene. Quindi non dovete fare altro che annusare i profumi, che si spandono tentatori nell’aria, far andare le mandibole lentamente per assaporare le delizie proposte, riempirvi fino a scoppiare, rinunciando ad assaggiare tutto, perché è praticamente impossibile, a meno che non aspiriate ad un istantaneo ricovero in ospedale.

Cosa si mangia alla Cosina? Qui sì che vi serve il dizionario, figuratevi che pure noi abbiamo dovuto chiedere lumi, visto che (non ditelo a nessuno) neppure Google è stato d’aiuto. Capisco che nel nostro gruppo c’erano pure dei foresti, ma la maggior parte di noi sarebbe anche trentina DOC, volendo.

E dove si va a mangiare? Ma assolutamente dappertutto, non dovete far altro che seguire la mappa.

Non crediate, comunque, che alla Cosina si passi il tempo solo a mangiare e a bere, eh? Il divertimento maggiore è farlo, guardandosi in giro, ammirando (e io per questo genere di cose vado pazza) i meravigliosi somasi, che vengono aperti al pubblico per l’occasione.

Cosa sono esattamente? Sono le cantine, gli avvolti, gli angoli nascosti del paese, le corti fra le case. Sono luoghi antichi, che narrano storie semplici, che raccontano la vita contadina, che odorano di vissuto.

Per l’occasione i somasi vengono addobbati a festa, 

gli oggetti della vita quotidiana riprendono vita,

le trine e i merletti fan bella mostra di sé.

Le sorprese non mancano, perché il noto si accompagna all’ignoto,

la finzione diventa realtà

e dietro ogni porticina misteriosa si trova sempre un luogo magico, dove fare festa.




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10 commenti :

  1. wow! Bellissimo! Segnato nella mia lista di cose da fare! :-)

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    1. E poi, Stefania, in giro per il paese ci sono anche molte attrazioni per i bambini. Ne vale davvero la pena.

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  2. Ma è bellissimo! Un posto magico...anche io prendo nota, chissà che non mi venga la briga di venire a trovarti e magari passo di là! ;-)
    Un abbraccio <3

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    1. Mi auguro che prima o poi tu possa arrivare davvero da queste parti, Fabiola, attorno a Fondo ci sono veramente posti da cartolina!

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  3. Che bella manifestazione!
    Anche qui se ne svolge una simile, ogni due anni, appena prima del Natale, in cui si aprono le vecchie cantine e i vecchi cortili e si riscoprono gli Antichi Mestieri.
    Peccato non essere un po' più vicini! =)
    Dani

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    1. Una manifestazione analoga a quella che descrivi tu, Daniela, si svolge proprio nel periodo natalizio in un paesino del Bleggio che si chiama Rango.

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  4. Ma che bello Federica!
    Sai che ci sono andata in camper nella nostra ultima vacanza con quel mezzo ( che mi manca sempre tantissimo!)
    Paese splendido e anche tutto il resto!
    Ma devi ricordarcela l'anno prossimo cosí ci ritorniamo!
    Un forte abbraccio Maria

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    1. Davvero? Che giro avete fatto, Maria? Soggiornato in Val di Non?

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  5. E io che quando sono venuta da quelle parti me la sono persa!!!

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    1. Peccato, perché è una bella manifestazione! Però chissà, magari in futuro ...

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