KARLSSON SUL TETTO - ASTRID LINDGREN

Non è un gran periodo questo, c’è poco da fare. 

Non sono per nulla in forma, ché gli strascichi invernali non mollano la presa; non ho voglia di fare niente, mentre invece ho un milione di cose da fare; ho un appartamento che urla disperato, ma con il Pripi a casa per più di un mese e mezzo, parentesi settimana bianca a parte, ho passato tre quarti delle mie giornate a fare gare di Formula Uno oppure a disegnare e quindi non definirei questo periodo esattamente produttivo.

Ho pure tantissime cose che vorrei fare. Che so? Quelle decine di passatempi che coltiverei, se avessi più tempo e meno imprevisti.

Ho tremila idee per il blog, ma questa settimana la voglia di scrivere non c’è stata, ho letto qua e là i vostri post, ma non ho lasciato neppure un commento, perché... era troppo faticoso. Spiacente, ma non ci sono proprio riuscita.

Il tutto per dire che, arrivati al nostro appuntamento del giovedì, mi sono trovata ad arrancare nella nebbia per trovare un qualcosa di decente da raccontarvi. 

La colazione ha comunque un suo perché e il caffè mi ha consentito di trovare il tema del post di oggi: un bel libro da leggere ai vostri bambini. È ben vero che ultimamente io non leggo praticamente nulla, visto che mi addormento sempre con il libro in mano (sempre che io riesca prima a prelevarlo dal comodino, si intende), ma è anche vero che la lettura serale con mio figlio rimane un punto fermo delle mie giornate ed è un momento a cui non rinuncio.

Immagino che tutti voi conosciate Astrid Lindgren, quella straordinaria scrittrice svedese autrice di numerosissimi libri per l’infanzia, la mamma di personaggi meravigliosi come Pippi Calzelunghe, Emil, Rasmus e tanti altri che, se non li conoscete, vi consiglio di andare a scoprire. Noi siamo innamorati dei suoi racconti. Dico noi, perché anch’io sono curiosa di sapere come queste storie procedono, quali sorprese riservano, quali avventure vivranno i piccoli protagonisti, perché da piccola le mie letture erano altre e dunque queste pagine sono per me completamente sconosciute.

Oggi, dunque, vi racconto di Karlsson che, strambo com’è, si inserisce perfettamente nel mio periodo sconclusionato, si accompagna meravigliosamente con il mio smarronamento generale (ché pure Karlsson pare avercela con il mondo intero a volte), che è disordinato, disorganizzato e abbastanza facilone. Un po’ come me oggi.

Quanto ti ho adorato Karlsson, tu che te ne infischi di tutti, che guardi il mondo dall’alto, dalla tua casetta incasinata al limite dell’indecenza...

... nascosta sui tetti di un casamento molto comune di una comunissima via a Stoccolma, tu che te ne freghi degli orari, che fai scherzi abbastanza discutibili, tu che compari e sparisci, che fai il broncio, se le cose non sono come tu le vuoi, che ti abbuffi di caramelle e dolci e te ne vai svolazzando in giro per il cielo, grazie alla tua elica azionata grazie a quel pulsante posto vicino all’ombelico.

Hai una faccia da schiaffi, Karlsson, te l’ha mai detto nessuno? Sei talmente irritante con le tue uscite da sbruffoncello, che è quasi impossibile non volerti bene. Ma questo tu, secondo me, lo sai benissimo. Con quell’aria svagata, ché non si capisce se sei un bambino o un adulto in miniatura, tu che affermi di essere un uomo nel fiore degli anni, anzi per la precisione ti definisci un uomo bello, super intelligente, grasso al punto giusto e nel fiore degli anni. Ma che vuol dire, Karlsson? Sei proprio svitato, eh!

Eppure i tuoi deliri e le tue manie, le tue sparate e, in fondo, la tua solitudine, ci sono piaciute, sai? Il Pripi ed io ci siamo sbellicati dal ridere, leggendo i tuoi deliri di onnipotenza, e le tue frasi e i tuoi gesti sono diventati di uso comune in casa nostra, perché la mammoccia è grassa al punto giusto (e meno male, dai!), perché le marachelle del Pripi sono sciocchezze, soltanto sciocchezze con tanto di manina sventolata con noncuranza (anche se su questo possiamo discutere, no?), perché la convinzione di Fratellino preferirei avere un cane, piuttosto, invece di una moglie è un concetto recepito in tempo zero dal Pripi (e, sinceramente, non mi sono mica sentita di dargli torto).

Per alcuni sei un tipo poco raccomandabile, Karlsson, e un esempio non proprio edificante, ma che ci importa? Noi con te ci siamo davvero divertiti!

Io un giro sui tetti con Karlsson me lo farei, e voi?

Di cosa mi parleranno oggi le mie amiche blogger?

Per chi volesse partecipare a Un tè dentro l'armadio, ricordo che tutte le informazioni relative si trovano qui.


Aggiornamento del 19 marzo 2014

Hanno preso il tè con me:
Partecipa inoltre:
(perché le regole le faccio io!)



Ti è piaciuto il post?

27 commenti :

  1. Eccomi qua, dopo un periodo di assenza, torno a bere il tè in vostra compagnia! E torno con una chicca, una bellissima tappa del nostro viaggio itinerante alla scoperta dei castelli della loira. Siamo a Clos-Lucé, ultima dimora di Leonardo da Vinci in un giardino speciale, dove si possono provare le macchine di Leonardo!
    http://mammaorsacuriosona.blogspot.it/2014/03/le-macchine-di-leonardo.html

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    1. Ma meno male, Stefania, il tuo contributo ci mancava. E che contributo! Siamo stati anche noi ai Castelli della Loira, ovviamente ad Amboise, ma non abbiamo visitato Clos-Lucé quindi mi fiondo di corsa a commentare il tuo post (che ovviamente mi ero già letta questa mattina con la colazione!)

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  2. Ciao sono Elisa di http://violedicotone.blogspot.it/ e sono qui a ringraziarti dell'invito per questa meravigliosa iniziativa. Purtroppo oggi non so se riuscirò a scambiare molte chiacchiere perchè ho un corso di uncinetto! Più precisamente un corso di borsa in fettuccia per principianti. Dopo anni di tentativi falliti forse riuscirò a capire qualcosa di uncinetto!

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    1. Vai tranquilla al tuo corso di uncinetto (che invidia). Puoi lasciare il tuo contributo al tè del giovedì, quando vuoi, anche nei prossimi giorni. C'è tempo una settimana, fino all'uscita del nuovo post. Ti aspetto.

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    2. Ovviamente benvenuta, Elisa!

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  3. Eccomi Federica,
    ti lascio il link di un racconto che ho scritto.
    http://portugalli.blogspot.it/2014/03/racconti-anche-lei-si-chiamava-maria.html
    Anche io ho letto tante storie alle mie bimbe ma, soprattutto, ne ho inventate tante.
    Il protagonista era l'Anatroccolo Agosto, inventato ancora da mio papà.
    Prossimamente ne scriverò qualcuna sul blog.
    Karlsson non l'avevo mai sentito. Da piccola guardavo invece Pippi Calzelunghe.
    Ma sai che ho provato a riguardarla con le bimbe ma la trovo terribilmente barbosa?
    E pensare che da piccola l'adoravo!
    Mah!!!! La vecchiaia!!!
    Un abbraccio Maria

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    1. Ma che brava! Io non credo di averne mai inventate, non riesco ad improvvisare.
      L'Anatroccolo Agosto? Ma dai .... attendiamo le sue avventure allora.
      Anch'io guardavo Pippi Calzelunghe (anche perché ai tempi della "Tv dei ragazzi" si guardava quello che c'era, mica c'erano altri canali di programmi per bambini), ma non mi ha mai esaltato.
      Adoravo, invece, Emil. Peccato che non abbiano più riproposto quel telefilm, le cui puntate a tutt'oggi sono introvabili!
      Karlsson è davvero carino, non lo conoscevo neppure io, era un vecchio libro di mio marito.
      Vado a leggere il tuo racconto.

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  4. Ciao! Oggi il tè lo prendo volentieri anche io! Questo qui è il mio contributo! http://accidentaccio.blogspot.it/2014/03/astuccio-porta-parmigiano.html

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    1. Questo è senza dubbio utilissimo. Me lo vado a vedere subitissimo.

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  5. Sarà anche la primavera che ammoscia un pò! o almeno, so che l'inizio della primavera può mettere un pò di letargia, ma sono sicura che con la tua grinta recupererai! e poi comunque i progetti non scappano :D

    E anche sta volta partecipo con una ricettina di qualche tempo fa, e non mi dite che sono una golosona che non è vero.................. :P
    http://lamiavitaaspettandoti.blogspot.it/2013/12/mezzelune-obese-di-nutella.html

    un bacioneenergetico! :D

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    1. Ecco Vivy, io sono totalmente ammosciata!!!! No, per essere precisi,sono letteralmente stesa per terra!
      Sicuramente vero, i progetti non scappano. Si accumulano solo. Così come le cose da fare. Sto annegando!
      Mi fiondo a leggere il tuo post, già il titolo promette bene

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    2. Nooo non annegare! aspè che ti lancio la fune e poi ti do una bella mezzaluna obesa e vedrai come ti riprendi ;D
      Un bacione!

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    3. Quella resusciterebbe persino un morto!

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    1. In verità no, perché non so fare l'uncinetto e dunque non l'ho inserito fra i miei passatempi e, di conseguenza, neppure nell'iniziativa.
      Però, visto che il regolamento sono io (eh,eh), puoi comunque lasciare il tuo link, non sono così fiscale e un posticino lo troviamo.

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    2. Ho pensato di soprassedere...non ti voglio costringere a derogare dalle tue regole...Per random si intende "pensieri in libertà"? se sì...partecipo con questo, mentre porto avanti nuovi attacchi di creatività http://dolcezzedimamma.blogspot.it/2014/03/dei-primi-segni-della-vecchiaia.html. A presto, sperando che entrambe usciamo da questo periodo un po' moscetto!

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    3. Ciao!
      Ho letto il post che hai proposto e mi trovo in difficoltà, perché non so proprio in che categoria inserirlo.
      Le idee random sono le idee improvvise, quelle che arrivano e fai di tutto per realizzarle, anche se non sai neppure da che parte cominciare, sono spesso degli esperimenti. Se guardi la sezione apposita, comunque, comprendi meglio il senso del termine.
      Per questa volta inserisco il tuo link comunque, visto il tuo interesse per l'iniziativa, ma è uno strappo alla regola. Non vorrei venisse stravolta l'impronta data al nostro appuntamento del giovedì.

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    4. E io che non volevo tu derogassi! Grazie e...giurin giurello e mano sul cuore...non lo faccio più!

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    5. Ho derogato più che volentieri!

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  7. Ciao Squitty, periodo moscio? Non sò perchè ma nel tuo caso credo che si tratti della sindrome della quiete prima della tempesta....di idee e creazioni con la quale ci travolgerai quando nella tua testa non ci staranno più! E noi qui a raccogliere eh eh eh.....:-D
    Al tè arrivo con i miei due gomitolini....che ben lungi dal voler rappresentare gli embrioni di un lavoro a maglia (che parliamoci chiaro sono ancora in fase schiappa in quanto a tecnica con conseguente risultato) mi servono per mettere a loro agio i miei neuroncini e magari farli essere un pò più lucidi!
    Il link ai miracolosi gomitoli:http://pinkgok.blogspot.it/2014/03/2-gomitoli-per-pensare.html?m=0
    Baci ...in attesa dello tsunami

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    1. Moscio? Ahhahaha, diciamo così!!!!
      La verità, cara Fabiola, è che il meccanismo che si crea dentro di me è proprio questo: periodo di fermento -> pile esaurite -> smarronamento e ricarica delle batterie -> nuovo fermento.
      Il che andrebbe anche bene, se non fosse proprio per quello smarronamento che ormai trovo insopportabile!
      Lo tzunami .... mi piacerebbe proprio essere tzunami ogni tanto, ma di quelli che radono al suolo tutto (leggi arretrati e cose ormai abbandonate), ma arrivo si e no a creare un piccolo temporalino innocuo. Totalmente inutile!

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    2. Non mi sbagliavo....il tuo "Oggi voglio" è puro furore creativo! Mò ti vengo a commentare pure là.. ;-)

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    3. Ma lo sai che, mentre scrivevo il post "Oggi voglio!", pensavo proprio a quello che avevi scritto qui?

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  8. Oh oh mi ero persa questa tua iniziativa!!! Mooooolto carina! Mi organizzo e spero di partecipare presto!!!un caro saluto Simo

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  9. Secondo me tu hai un pizzico della pazzia di Karlsson ^________^!!!
    Troppo simpatica!!!
    p.s.
    intendi dire Viareggio ( LUCCA) ??????
    siiiiiiiiiiiiiiii io abito lì vicino e la Buca delle Fate è in realtà un parco archeologico naturalistico delle mie zone <3

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    1. Ah, ah, ah ... forse sì, hai ragione!
      p.s.1: Il mio amico di Lucca, quello che dal lontano 2001 tenta di trascinarmi al Carnevale, ti risponderebbe che VIAREGGIO E' SOLO UNO e lo direbbe a lettere maiuscole da buon toscano campanilista e orgoglioso della sua terra!
      p.s.2: Ci sono stata alla tua Buca delle Fate parecchi anni fa, posto straordinario
      p.s.3: Quando porti qualcuna delle tue meravigliose creazioni al tè del giovedì? Ci sarebbe una sezione giardinaggio ancora vuota. Certo definire la tua arte "giardinaggio" è abbastanza offensivo, ne convengo, ma visto che il mio pollice verde di un tempo è ormai marrone rinsecchito, avrei bisogno di qualcuno che illumini la via e mi ricordi che circondarsi di piante e fiori VIVI non di cadaveri è favoloso!!!

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