Va bene, gente, io mi sono rotta le palle! E lo dico in maniera brutale, perché spero in questo modo di ottenere un qualche risultato apprezzabile.
Chi mi conosce dovrebbe aver capito come sono fatta (dico dovrebbe, perché a volte mi viene anche il dubbio), chi mi ha conosciuta sul blog probabilmente si sta già facendo un’idea in proposito e del resto i motivi per cui io ho creato Squitty dentro l’armadio sono ormai noti.
Il tragico è che ho sottovalutato il potere della blogosfera e i buoni propositi iniziali se ne sono andati ben bene su per il camino, visto che il blog stesso è diventato passione e passatempo e hobby e divertimento (voi che il blog ce l’avete, di sicuro capite perfettamente quello che voglio dire).
E quindi? Quindi il tempo per la moltitudine dei miei interessi si è ulteriormente ridotto e, se già prima ero in difficoltà nel gestire il mio tempo libero, adesso non combino veramente più nulla.
Falso problema - direte voi donne lavoratrici - ed avete ragione, perché io ho sicuramente più tempo a disposizione rispetto a voi e ho la possibilità di fare qualcosa in più di una che se ne sta fuori casa dalle quattro alle otto ore al giorno o forse più. Tutto vero, ma questo non significa che io riesca comunque a fare tutto quello che vorrei.
I motivi sono molteplici: chi ha più tempo crede di potersi prendere mille impegni, con se stesso o con altri, e di poter gestirli tutti con facilità; chi ha più ore a disposizione si mette a fare cose impensabili per chi ha i minuti contati; chi è più libero di gestire le proprie giornate e in più - come nel mio caso - ha pure una certa predisposizione alla creatività oppure ha parecchi interessi sperimenta tutto e di più, si appassiona ad ogni cosa e alla fine soccombe, perché la giornata è sempre la stessa per tutti, i doveri familiari comunque hanno la precedenza, gli imprevisti non risparmiano nessuno e, tante volte, la voglia di portare avanti i propri progetti non c’é.
Grave? Certamente no! Le cose gravi sono altre. Un problema? Neppure, perché il termine problema non può essere applicato alla sfera dei passatempi. Una scocciatura? Sì certo! Un disagio? Assolutamente sì! Almeno per me, perché io sono così e perché io è così che lo vivo.
L’inattività mi deprime; non riuscire a fare quello che voglio mi mette di cattivo umore; io ci sto male veramente, non scherzo. Meno riesco a fare, più mi butto giù; più le mie cose sono relegate in fondo alla lista, peggio mi sento. Ovviamente me la metto via, perché è evidente che, anche a casa mia, esistono delle priorità e le mie cose non lo sono di certo, anche a casa mia i programmi spesso saltano, anche a casa mia ci sono gli imprevisti.
In molti casi, comunque, la colpa non è di altri, perché sono io che mi complico la vita. Il dialogo che trovate in home page (e che non è inventato) mostra la via per la soluzione del mio problema esistenziale, lo so, e non è un caso che sia lì. Ciononostante è come non ci fosse, perché io non faccio mai una sola cosa per volta, semplicemente perché non ne sono capace. E se la faccio, inevitabilmente, comincio a pensare a quello che ho lasciato indietro, a quello che ancora rimane in attesa e, peggio, a quello che potrei ancora inventare (lo spiego anche qui). Una sorta di ansia da prestazione, neppure mi pagassero per ottenere dei risultati.
Tutto ciò è irragionevole, non ha il minimo senso, è controproducente e porta con sé una miriade di altre conseguenze che non sto qui ad elencare. Però è così, punto.
Tutta questa menata di oggi per dire cosa (Vedi di arrivare al punto che ci stiamo addormentando)? Per dire che voglio interrompere questo circolo vizioso, voglio diventare più disciplinata, voglio smetterla di rimandare questo e quello perché... (segue lista lunghissima di scuse assurde che vi risparmio).
E come? Io non ho trovato la soluzione, purtroppo. Non l’ho trovata, perché se avessi in mano la chiave per risolvere l’enigma, per rispondere alla domanda Come posso far rendere al massimo il mio (poco o tanto) tempo libero? probabilmente avrei già brevettato il metodo e me ne starei su una spiaggia delle Maldive, vista la pioggia di denaro che mi sarebbe piovuta sulla testa!
Me ne sono pensate tante, ma così tante che ci potrei scrivere un trattato, ma non sono mai rimasta soddisfatta delle conclusioni, alle quali sono via via arrivata. L’ultima è quella che vi espongo qui di seguito. L’ennesima mia follia, ok!
Sapete di sicuro che io partecipo attivamente al divertente gruppo di Koko Pi, la regina del decluttering. Lo conoscete, no?
Va bene, ma cosa c’entra? C’entra, c’entra. Più di quello che pensate.
Nonostante io sia molto scettica sul metodo proposto e non abbia la più minima intenzione di diventare una Donna Volante, ché mi viene un po’ l’ansia a fare i mestieri di casa con il tempo contato, con l’orologio al polso, le scarpe magiche ai piedi e i Comandamenti che arrivano via mail, resto quotidianamente affascinata dal fatto che comunque il Signor Fly Lady (che è in realtà immagino sia una Signora, perché non potrebbe essere altrimenti) ci abbia provato ed abbia creato questo sistema per aiutare le donne in difficoltà con la gestione della casa.
(Ci arrivi al punto, si o no?)
(Un attimo, è lunga spiegare cosa mi è frullato in testa in questo periodo di inattività)
Resto maggiormente compiaciuta del fatto che in questo gruppo - come in molti altri gruppi - si sia creato, nonostante le diverse opinioni, un clima di solidarietà femminile, che definire splendido è poco. I risultati ottenuti sono un punto a favore di tutta la squadra, le sfide vinte sono quasi merito di tutte, le delusioni vengono condivise e gli incoraggiamenti non mancano. Insomma mi pare che darsi man forte vicendevolmente, condividere le frustrazioni e le speranze di diventare una super donna di casa, o perlomeno di non essere un caso disperato, alla fine funzioni.
La mia domanda a questo punto è, forse cominciate ad intuirlo, un metodo del genere sarebbe applicabile alla sfera degli interessi personali o delle cose che sarebbe opportuno fare per sé stessi? La politica dei piccoli passi e dell’imporsi una regola quasi ferrea potrebbe portare alla soluzione di questo dilemma? La forza del gruppo riuscirebbe a farsi sentire anche nel campo del piacere personale oltre che in quello del dovere?
Insomma, donne della rete, cominciamo a pensare (insieme) anche al rovescio della medaglia? Al lato B? Che, essendo sempre rovescio e sempre B, parte in ogni caso svantaggiato, ammesso che riesca a partire? Cominciamo a pensare un po’ decentemente a noi stesse e a quello che ci piace fare? E, soprattutto, dopo aver pensato (e io penso molto), ci impegniamo a tradurre in fatti quello che abbiamo progettato?
È ben vero che, l’altro giorno, Sabrina ha scritto, in risposta ad un mio commento, credo che pensare intensamente sia il 75% del lavoro, ma è anche vero che pensare solo mi ha decisamente stufato!
Quindi, se siete d’accordo, se anche voi vi siete stancate, da domani, vi aspetto su Facebook per dire: Oggi VOGLIO!
Aggiornamento del 30 settembre 2014
Il gruppo è stato chiuso.
Ok, non so se ho capito bene quello che hai intenzione di fare ma "se tu ti butti, io mi butto" e ti seguo a ruota!!
RispondiEliminaHo già chiesto l'iscrizione al gruppo! ^_^
Ti stavo aspettando Koko! Sapevo che saresti stata la prima!
EliminaHo letto tutto d'un fiato per capire bene... non ho fb, per i motivi di cui parli tu rispetto al tempo che si volatilizza in quello che sembra un baleno (ma in realtà è un sacco di tempo...). Che quel poco tempo che ho lo impiego tantissimo in giro per i blog...
RispondiEliminaSe mi decido e mi converto a fb ti vengo a cercare, eh! ^_^
Ok, se mi converto e decido di correre, ti vengo a cercare pure io!
Elimina...non so perché, ma detto da te assomiglia a una minaccia... ^_^
EliminaAh, ah, ah .... ma nooooooooooooo. Così corriamo insieme, no?
Eliminaaaaaaocchei, se ti ho al fianco, allora si può fare... hahaha... ^_^
EliminaOk. Spiegati meglio. Proponi di inventare un metodo flylady pure per le attività creative? Se sì sono con te. In ogni caso io un mio metodo l'ho già inventato: a meno di catastrofi atomiche, malattie fulminanti et similia...IO METTO TUTTI A LETTO E LAVORO UN PO', mezz'ora se ce la faccio, se non anche 10 minuti. Se non riesco perché non mi reggo in piedi...leggo a letto. Non sia mai che non mi ritaglio mezz'ora per me!
RispondiEliminaPiù che inventare il metodo, che mi pare davvero presuntuoso, pensavo ad una sorta di terapia di gruppo.
EliminaIl gruppo del decluttering sta funzionando, no?
Il punto è che in 10 minuti io non arrivo neppure a tirare fuori il materiale necessario per cominciare!!!
Io non è che non riesco a ritagliare la mezz'ora, ci mancherebbe. Diciamo che non riesco ad ottimizzare i tempi, perché mi distraggo, pensando ad altro.
Eccomi! Anche io sono quella che si mette lo smalto solo se prima ha finito di fare tutte le cose che "deve" fare...
RispondiEliminaEcco appunto!
Elimina@ Dolcezzedimamma: io quando metto tutti a letto mi ci metto pure io ;P
RispondiEliminaInteressante tutto, cara Squitty. Ma lo devo rileggere con attenzione perchè io di me ho capito una cosa, che non solo VOGLIO, ma VOGLIO E SUBITO.
Quindi devo imparare ad avere pazienza.
Il 75% vale solo per l'attività fisica ^__^
Anch'io non riesco più a sfruttare le serate!
EliminaSabrina, non è che non hai capito! Hai capito pure troppo! ANCH'IO VOGLIO FARE TUTTO; OTTENENDO PURE RISULTATI IMMEDIATI!!!!! Il problema è proprio questo!
Lo so, lo so che ti riferivi all'attività fisica!
Dunque.... io lavoro full time e mi ritaglio spazi di creatività qua e là, accontentandomi anche di dieci minuti per portare avanti un lavoro. Durante la settimana sogno una giornata da dedicare tutta a quel che mi piace fare.... ma se per mia fortuna ottengo mezza giornata di ferie, beh, i miei buoni propositi creativi decadono tristemente!
RispondiEliminaCon certi lavori, però, è impossibile farlo. Quando ricamavo, avevo il lavoro sempre pronto. Con la maglia è uguale, immagino, non lavoro da tanto. Ma se voglio cucire, non avendo uno spazio predisposto, ci metto più tempo a tirare fuori tutto e a rimettere via, che a lavorare. Quindi cerco di avere il tempo necessario per fare più cose e questo non avviene quasi mai!
EliminaEccomi!!!Non ti dico quanto mi sento descritta nel tuo post!!! tempo a disposizione zero: casa, famiglia, lavoro, e poi...per me ne rimane sempre pochissimo...non mi faccio un bagno caldo e rilassante da un'eternità...ma quello che più mi fa sentire viva è creare...chiedo l'iscrizione al gruppo!!!
RispondiEliminaMal comune, mezzo gaudio!
EliminaPer iscriversi, ti basta un account su Facebook.
Ti aspetto, anzi ti aspettiamo, perché ci sono già alcune amiche.
Bellissima idea Federica! Gia iscritta :-)
RispondiEliminaHo visto. Vuoi scommettere che ci riusciamo?
EliminaCiao! Io non sono su fb...non so se mai lo sarò...ma se fosse... verrò ad iscrivermi. =)
RispondiEliminaDaniela
Tu hai già detto che sei più metodica di me e più disciplinata nel terminare i tuoi lavori. Probabilmente un gruppo così non ti serve neppure. Però, se mai ti venisse l'ispirazione, sarei la benvenuta!
EliminaE se io so cosa NON voglio, ma non ho ancora idea di che cosa vorrei? ...
RispondiEliminaPer quel che mi riguarda vale comunque. E' pur sempre un tuo proposito per la giornata. Ti aspetto!
EliminaTi seguo anche se non ho ben capito dove tu voglia arrivare ;)
RispondiEliminaQuanta fiducia, Barbara! Dove voglio arrivare? Ad avere qualcuno che mi bacchetta, se non faccio la brava e se non mi concentro su quello che sto facendo. In sintesi, eh!
EliminaPurtroppo non sono in f.b. però anche io ci sto! Più che altro perchè ho il tuo stesso problema. Da un pò di tempo a questa parte però, dopo l'ennesima volta in cui per le troppe idee, le troppe cose in cui mi ero imbarcata con entusiasmo a 1001, tutto è finito a muzzo, con una mia leggera depressione-scoraggiamento-ansia, ho cercato di stabilire delle priorità nelle cose che voglio fare. E a dire il vero anche di ridurre l'entusuasmo. Ok, sono sempre entusiasta e voglio continuare ad esserlo per le cose che faccio, ma a piccole dose perchè non voglio più bruciarmi. E poi anche di essere, o almeno lavorare sull'essere meno ansiosa o severa con me stessa se non arrivo a fare una cosa, altrimenti mi avvizzisco! e invecchio prima del tempo.
RispondiEliminaOra va un pochetto meglio, ma ce n'è di strada da fare, oh se ce n'è!!
Per cui se qui sul blog, ci sarà un "gruppo-terapia" per le entusiastiche-facciotutto-croniche, sarà iperpresente!!
un bacione!
FB non mi è ma piaciuto, ma devo dire che l'ho rivalutato parecchio! Ho aperto l'account sia per far conoscere il blog (ovvio!), ma anche per partecipare a qualche gruppo tematico (soprattutto cucito). In questo senso ritengo FB una grande opportunità di scambio di idee, soprattutto molto immediata. Fra il resto dà la possibilità di essere in contatto con persone che non hanno il blog, ma hanno comunque tanto da dire!
EliminaSarà difficile trasferire i contenuti del gruppo sul blog, non so se ci sia la possibilità tecnica di farlo, devo vedere. Di certo qui sul blog ci saranno i risultati dei miei buoni propositi (quelli meritevoli di racconto ovviamente). Non penso che scriverò un post su come mi sono messa lo smalto, ti pare?
Però, Vivy, Fb non morde e io ho bisogno anche del tuo entusiasmo. Un piccolo account-ino? Suvvia, ci metti un minuto!!!
guarda, se me lo dici così, mi ci iscriverei subito, a sprizzare di entusiasmo per te! :D ma il problema è che ero in f.b. e ho sospeso il profilo perchè mi stava facendo male. E ora sto veramente bene senza f.b., e pensa che se non chiudevo il profilo non nasceva il mio blog, che mi sta dando moltissimo... per cui anche se mi spiace moltissimo, mi sa che guarderò: oggi voglio! da lontano... e voi mi raccomando divertitevi! :D
EliminaPuoi sempre creare il profilo ed entrare nel gruppo, ignorando tutto il resto ...... noi non ti faremo stare male ... noi ci sbellicheremo dalle risate nel vedere i tonfi colossali che faremo nell'impossibilità di realizzare tutto quello che ci frulla in testa!
EliminaPerò, Vivy, senza scherzi, rispetto la tua scelta. Si vive benissimo anche senza FB, solo che un po' mi dispiace non avere il tuo entusiasmo nel gruppo. Questo sì, lo posso dire?
Baci, cara!
certo che lo puoi dire! e mi fa parecchio piacere eh! Ci penserò... :) ♥
EliminaGuarda che ci stimo parecchio divertendo, eh!
EliminaHo letto i motivi che ti hanno spinto a creare il blog
RispondiEliminaHo letto attentamente il post
Ho letto tutti i commenti e le risposte
MI HAI CONVINTOOOOOOO
sei sicura che fb non morde? ti avverto conoscendomi non ci metterò un minutino per account-armi però prima o poi arrivo eh!
Fabiola, sei una grande!!! Mettici quanto vuoi io (noi) ti aspettiamooooo!
EliminaNo, Fb non morde. Va preso con moderazione e usato con la testa! In questo senso è ok. Come tutto il web del resto.
Sono consapevole (e me ne sono resa conto man mano che ho imparato a conoscerlo, cioè relativamente da poco) che, in mano di un ragazzino/a, sia un mezzo potenzialmente pericoloso per mille motivi che non sto qui ad elencare.
Ma noi non siamo ragazzine, no?
Scusami, so che sono LEEEENTA, ma questo gruppo è su facebook? Spiegate, per favore, alle tonte come me!
RispondiEliminaMa sì, tesoro, è su FB. Se non hai l'account, vedi sopra!!!
EliminaQuesto post me l'ero perso, non sapevo quanto ci avessi studiato sopra per realizzarlo con tutte le tue considerazioni.Mi sei piaciuta tantissimo. Come sai grazie a te e alla pagina Oggi voglio ho imparato a fare, non solo a pensare di fare. Sto imparando a conoscerti ma mai come ora ti ho sentita vicina. Grazie di essere così aperta e diretta, sei una bella persona!
RispondiEliminaGrazie, Rosi, guarda che mi viene la lacrimuccia, eh!
EliminaUn abbraccio, cara amica!