
Io sono Fuoco.
Sono energia yang e ho pertanto il privilegio di stare sul lato soleggiato della collina assieme alla mia amica Aria. Non ce la passiamo affatto male, sapete? Dalle nostre parti è sempre giorno, c’è un bel calduccio - che alla mia età procura un certo piacere fisico - e c’è luce in abbondanza (meno male, perché sono un tantino ‘ciecato). Quelli sfigati, secondo me, sono loro, Acqua e Terra, che se ne stanno sempre in ombra, al buio, di notte, al freddo, con la sola compagnia della Luna. Liberissimi, eh, mica voglio giudicare la loro scelta, ma a noi è andata sicuramente meglio.
Sono pieno di fervore, anche troppo a volte, lo so. Ma il mio ardore, sappiatelo, è l’anima del vostro mondo. Senza di me, insomma, il vostro bel castello crollerebbe giù, carta dopo carta, e sarebbe nulla.
Come Agni sono vita ed energia, ne ho da vendere, garantito. Più di quanto immaginate.
Sono coraggioso, perché vado dritto alla meta, senza paura di espormi, di dire la mia. Lotto, insomma, per quello in cui credo.
Sono forte. La baracca, in pratica, la tengo su io.
Sono passionale in tutto ciò che faccio, perché senza passione la vita sarebbe veramente piatta.
Sono molto determinato. Un tantino ‘de coccio a dirla tutta. Ma, di solito, se mi metto in mente una cosa, a quella prima o poi arrivo.
Amo trasformare le cose, perché nulla - come diceva il buon vecchio Eraclito - rimane uguale a se stesso. È inutile illuderci, le cose cambiano, noi cambiamo. Pánta rêi, tutto scorre. Non dobbiamo avere paura dei cambiamenti, non dobbiamo fossilizzarci su un’idea. È solo la nostra mente a porre limiti alla trasformazione. Se arriva il tempo di cambiare, è giusto farlo. Non prendiamoci in giro insomma, prendiamone atto. La vita deve procedere, noi dobbiamo evolverci. La diga costruita dai nostri pensieri e dai nostri ricordi prima o poi crollerà, perché il fiume è più forte. Più rimarrà imbrigliato, più la sua forza sarà dirompente. Non temo le trasformazioni: sono naturali, ovvie, necessarie.
Io sono per l’azione, sempre e comunque. Non mi piace subire gli eventi, li devo cavalcare. A volte cado di sotto, non crediate che sia sempre semplice, ma almeno ci provo.
Sono impulsivo. Beh, sì, come negarlo?
Sono l’inizio delle cose. Sì, certamente, io inizio molto, concludo poco. È un mio difetto, lo so, ma volete mettere l’eccitazione di cominciare qualcosa di diverso, anche solo per il gusto di farlo?
Sono creativo. La mia creatività mi fa vivere. È la mia forza, la mia energia, il mio cibo. Se non mi nutro ogni giorno, io mi spengo. E poi muoio.
Sono vitale. Ultimamente un tantino acciaccato, sono anziano, lo sapete, ma lo sarei. Sì, lo sarei. La mia natura è questa.
Sono irruento. A me calma e tranquillità mettono l’angoscia.
Sono impulsivo, perché agisco d’istinto. Penso raramente. Non conto mai prima di agire e, se comincio a farlo, arrivo sì e no ad uno, forse a due, se va bene.
Devo essere alimentato giorno dopo giorno, altrimenti mi spengo.
Fortifico l’Aria, riscaldo l’Acqua, ma ho un bisogno disperato di Terra per trovare la mia direzione.
Il Leone mi appartiene ed è la mia creatura più perfetta.
Viaggio verso Sud, armato di bastone. E, quando colpisco, colpisco duro. Attenzione!
Adoro l’estate e il colore giallo, il mio preferito.
Amo i rubini, mi rappresentano bene, ma - chissà perché - non ne ho nemmeno uno. Prima o poi me lo aspetto.
Alcune creature vivono sotto la mia protezione, lo sapevate? Sono tutte dotate di artigli. Del resto ho sempre amato definirmi un angelo con gli artigli. A buon intenditor…
Sono salato e sono piccante. Embéééééé? Non ditemi che non vi piacciono le patatine e la pizza con il salamino.
Guardo in cielo e strizzo l’occhio al Sole - sono sempre in cerca della mia vera identità - e a Marte, come me guerriero focoso.
Vengo rappresentato come un triangolo con la punta verso l’alto, perché questo in fondo sono io. Sono una fiamma, ascendo, cresco, attacco, conquisto.
È da questo simbolo che la mia amica Squitty è partita per realizzare la sua ispirazione. E a lei, onorato di tanta stima, passo il testimone. Mi ritiro, ma rimango a guardare cosa ha combinato.
Amico Fuoco, grazie, prendo volentieri la parola.
Dovete sapere che, quando le Comari riunite in conclave hanno deciso il tema di settembre, io me ne stavo beatamente in villeggiatura nella mia casetta dalle persiane verdi. Lì, ovviamente (non tanto ovviamente in verità), non ho traslocato tutta la mia mercanzia creativa, perché quest’anno mi sono proprio rifiutata di trasferire l’armadio in valle. Ho portato giusto un paio di aghi, del filo e un pezzo di feltro per realizzare un lavoro, che ancora non ha visto la luce.
In pratica, creativamente parlando, il deserto.
Siccome io, poi, mi butto nelle cose con un certo entusiasmo (l’avevate mica capito?), mi sono accaparrata subito e senza esitazione l’elemento Fuoco, partendo dal presupposto che, Leone per nascita, non sarebbe potuto essere altrimenti.
Naturalmente dopo una settimana ero ancora con la cacca, che galleggiava sopra la testa, perché di idee neppure l’ombra. Ma non mi sono preoccupata più di tanto, perché Ispirazioni & Co. ha il potere di tirare fuori il meglio di noi e, con l’iniezione mensile di adrenalina, prima o poi a qualcosa si arriva sempre.
Così, pensando e ripensando, ho lavorato sull’unico materiale a disposizione in quel luogo sperduto: il legno. Beh, sì, ci stava anche: fuoco e legna sono un tutt’uno, no? E di legna lì ne avevo in abbondanza.
Così ho recuperato da una cassettina mezza sfondata un pezzo di ramo. Nulla di pregiato in verità. La sua destinazione finale era la griglia, figuratevi! E da quello, con l’aiuto di un seghetto alternativo, ho ricavato una serie di rondelle dello spessore di circa mezzo centimetro. Dico circa, perché naturalmente non sono tutte uguali. Già ero in posizione precaria, già quasi mi porto via una mano, già di queste cose non sono pratica. Già tanto insomma. Le rondelle mica mi servivano tutte, ovvio. Ma ho pensato di abbondare, ché la sperimentazione è meglio farla su larga scala.
Scelte le quattro più belle e più uniformi, con l’aiuto del mio Dremel, ho cominciato a ripulire il legno dalle sue impurità e a togliere la corteccia. Funziona bene l’aggeggino, davvero. Peccato non usarlo di più e non saperlo usare bene. Ma ci studierò.
Sulle rondelle così ripulite ho segnato, con l’aiuto di una matita, una serie di punti a distanza regolare. Mamma, che fai? Un orologio? Più o meno.
Poi con il trapano, ché il Dremel non aveva la riduzione per inserire la punta sottile (ma provvederò), ho forato il legno, buchino dopo buchino, pian pianino, non sapendo bene quanto il legno avrebbe resistito a simile tortura.
Da un pezzettino di carta ho ritagliato un triangolino, che è servito per riportare sul legno il simbolo che il Signor Fuoco vi ha mostrato prima. Io ho ben provato a disegnare direttamente sul legno a mano più o meno libera, ma secondo voi?
E poi mi sono lanciata. Mi sono sparata diritta in ferramenta ad acquistare un pirografo. Sì, sì, avete capito bene.
In quel momento, credetemi, mi sono sentita molto
Pyros & Patch. Nel senso che il
Pyros l’avevo pure comprato, ma soprattutto ero proprio im
patchata. Solo per questo, che credevate? (scusa, Davide, per l’eresia, ma è colpa del sacro fuoco di
Ispirazioni & Co.). Potevo fare anche meglio, lo so, ma venerdì avevo la mano tremula, chissà come mai.
Ritornata in città, ché un po’ di transumanza per interrompere il lavoro ci voleva proprio, ho dato due mani di impregnante sul legno, per proteggerlo e per dare un po’ di vita, ché altrimenti era veramente tristino con il suo colorito pallido.
Poi con molta pazienza, perché naturalmente i buchi erano proprio giusti giusti, ho cominciato ad intrecciare il cordino.
E ho ottenuto questo risultato.
Insomma da un banale pezzo di legno, è nato un ciondolo. Il mio ciondolo.
Io sono Fuoco, ricordate?
E di tutte le altre rondelle che hai fatto? chiederanno curiosi i miei lettori.
Oh, nulla di speciale: ho creato altri tre ciondoli con i rimanenti simboli alchemici, Aria, Acqua e Terra,
che sono pronti per essere spediti
Ispirazioni & Co. - I quattro elementi non finisce qui naturalmente. Siamo solo a metà del nostro percorso. Dopo lo splendido
post di Fabiola dedicato all’acqua (che dovete assolutamente leggere, perché è un vero capolavoro), l’appuntamento è per i prossimi due martedì a casa di Rosalba e di Barbara.
Sta a voi scoprire chi sarà Aria e chi sarà Terra.
Che dici di leggere anche questi?
Mi hai steso....spetta che mi riprendo e commento...
RispondiEliminaAhahahaha, Fabiola, non era nelle mie intenzioni!
EliminaUn post meraviglioso, si può dire?
RispondiEliminaEccccerto che si può dire! Anche ripetere, volendo.
EliminaGrazie Ilenia, di cuore.
Detto da te è veramente un grande complimento!
Wooow Fedeee, che bellissimo ciondolo! E' straordinario che tu ne abbia fatto uno anche per le altre comari, la vostra unione mi commuove ;)
RispondiEliminaMaira
Grazie, Maira. Sono effettivamente soddisfatta del risultato.
EliminaIl regalino per le Comari praticamente doveroso.
Bravissima Federica!!! Tra te e il lupo oggi mi avete lasciata senza parole! Ora mi riprendo eh
RispondiEliminaGrazie Barby! In effetti martedì è stata una giornatona per Ispirazioni.
EliminaPer la prossima volta ci procuriamo i sali.
Fantastica Federica Fuoco e Fiamme .... ce le hai tutte le F ....che eri esposiva l'ho sempre percepito una Forza della natura ...bravissima e molto bello sia il post che il tuo meraviglioso ciondolo .... che banda ....ivece il mio simbolo la Terra ... ma non mi sento sfigata proprio per niente dalla terra è nato tutto ... civiltà uomo e perchè no anche il fuoco ....forse la madre per eccellenza
RispondiEliminail mio simbolo pare un bicchiere mezzo pieno non mezzo vuoto ....perchè tanto altro ci dovra entrare ...
un bacio grande complimenti di cuore anche a te
Giusi .... sfigati solo perché vivono al freddo e al buio, mica per altro!
EliminaE che il tuo bicchiere si riempia solo di cose belle.
Un abbraccio, cara amica.
Ok! Ripresa da che? Dal 3 in uno che hai offerto in questa pagina. 3 post che ho letto d’un fiato.
RispondiEliminaLa voce del fuoco: scintille volanti di un carattere che sto imparando a conoscere man mano che questa bella amicizia cresce. Il fuoco è tuo cara amica…non ci sono dubbi!
La voce di Squitty: che ad ogni racconto è capace di meravigliarmi sempre con la sua scoppiettante e travolgente creatività. Leggerti è IL PIACERE DI LASCIARSI SORPRENDERSI da ogni capoverso!
La voce della comare e il regalo a sorpresa: emozione….
Grazie comare di tutta la vitalità che riponi in questo traboccante armadio!
Ispirazione bellissima e coraggiosa!!! E che il FUOCO SACRO di Isp & Co sia sempre con noi ;-D
Bacione <3 <3 <3
vi meritate l'un l'altra ... complimenti anche a te ... stupendo commento
Elimina@Fabiola: i tuoi commenti mi portano sempre a mezzo metro da terra. Grazie, non riesco a dire altro.
Elimina@Giusi: sempre dolcissima, grazie
Sono senza parole.... sei un vulcano non un semplice fuoco. Brava e hai tutta la mia stima per quello che hai scritto e per come "tratti le comare" Con un pizzico d'invidia ti lovvo Angela
RispondiEliminaMa Angela, nessuna invidia, tu sei un pilastro di Ispirazioni!!! Come faremmo senza di te?
EliminaTi lovvo pure io!
Squitty.. ma non mi dire che quel Fuoco, quello che ha scritto la prima parte del post ti assomiglia così tanto????? ahahhahahahaahaha
RispondiEliminaHai dato di te (sì, sono convinta che tu sei proprio così infuocata ed impulsiva nelle passioni)
un ritratto favoloso!
Ciaoooo
Patricia, ma nooooooo che non mi assomiglia!
EliminaIl Fuoco qui sopra è solo la mia brutta copia.
Ahahahahahah ....
Ciao Fede!!! Che bella sorpresa!!! Bello il tuo primo lavoretto col pirografo!! È uno strumento versatile e ti permetterà di personalizzare tanti lavori..., fai delle prove su vari tipi di legno in modo da vedere le differenti reazioni, ti sconsiglio le parti con tanta resina, perchè si scioglie in superfice e produce un fumo irritante per gli occhi, nei semi-lavorati fai attenzione alle parti incollate per lo stesso motivo. Che bel pensiero hai avuto per le Comari, di sicuro apprezzeranno!! Buona continuazione e Buon pomeriggio!!!
RispondiEliminaDavide e Carmela
P.S. Anche noi siamo alle prese con l'elemento fuoco... da un altro punto di vista...
Oddiooooooooooo, Pyros&Patch in persona ... gulp!!!!
EliminaAnzitutto grazie per i consigli, terrò presente.
E poi .... accontentiamoci, dai ...... che si poteva fare con una mano tremante?
che piacere leggerti... io sono Aria (davvero davvero) che alimenta il Fuoco! Chi l'avrebbe mai detto?
RispondiEliminalori
Un abbraccio Lori-Aria. E grazie di cuore
EliminaEccezionale Federica, davvero stupendo questo post, la descrizione del fuoco ti assomiglia da paura! Fino alla fine non riuscivo a capire cosa stavi combinando e poi scoprire quei ciondoli...tu ci vizi. Un abbraccio grandissimo!
RispondiEliminaRosy, mi somiglia? Allora devo preoccuparmi!!!
EliminaOvvio che vi vizio!!!
Lo sapevo che eri Fuoco! I ciondoli parlano di te dall'inizio alla fine; parlano della tua trasformazione e il risultato è veramente originale ed unico. Ma quanti bei post con questo argomento. Cmq ho inteso male perché non avevo capito che bisognava trattare il proprio elemento naturale ...
RispondiEliminaBel post, carico di energia ed è bello farsi travolgere ; )
Un abbraccio.
Lo sapevi, Marina? Oddio, si vede così tanto?
EliminaRaccolta appena iniziata e post stepitosi. Le Comari sono al settimo cielo.
Preciso invece che non c'è alcun vincolo per il post. Puoi parlare del tuo elemento naturale, di un altro oppure di tutti insieme. Non ha importanza. Siamo noi Comari che ci siamo auto assegnate l'elemento che ci sembrava più affine alla nostra personalità. Del resto l'occasione era pure ghiotta: 4 elementi. 4 Comari
che bel post! e il ciondolo è molto espressivo...ah, a proposito...non avevo dubbi che fossi fuoco :))
RispondiEliminaGrazie, Tessssssora. Ma dimmi perché lo sapevi? Io mica lo capisco, sai?
Eliminama che meraviglia di post...wow l'ho letto tutto d'un fiato...!!! Sai che a ritroso nel mio blog dovrei avere un post sul fuoco? Devo cercare...!!! Complimenti anche per i ciondoli!!!
RispondiEliminaGrazie Laura e bentornata nell'armadio.
EliminaSono contenta che la follia del post precedente non ti abbia spaventata.
Aspettiamo il post sul fuoco.
Ma brava la nostra Federica!
RispondiEliminaQuando la creatività non è acqua (e così si ricasca sugli elementi!)
Guarda cos'hai tirato fuori da dei semplici pezzi di legno!
Complimenti cara fuoco (ma cerca di non incendiare niente!)
Un abbraccione Maria
Ahahahahha, Maria, vedrò di stare attenta.
EliminaMa non garantisco
Federica complimenti... complimenti e ancora complimenti... Bellissimo post, bellissima la parte del fuoco che narra... Ottimo lavoro per i ciondoli che non devono essere stati per nulla facili da creare e da realizzare... Ho avuto un brivido quando ho visto il seghetto alternativo, hai ancora tutte le dita? Devo dire che sei stata veramente incredibile... Inizio a conoscerti e posso dire che il fuoco veramente scorre nelle tue vene... e ti illumina da dentro... Luce, calore, vita... Passione.. tu ne hai un sacco dentro.. si vede da come scrivi e da cosa scrivi... si sente pulsare..
RispondiEliminaQuindi che dire? Direi che già hanno detto praticamente tutto nei commenti qui sopra.. cosa posso dire di altro?
Bella anche la piccola sfida personale... una botta di vita :-)
Un abbraccio grande
Il Lupo
Lupoooooooooooooooooooooo, ma troppo buono lei!!!
EliminaGrazie. Sinceramente grazie.
Le dita ci sono ancora tutte, stia tranquillo.
Quanto alla passione .... c'è sempre, seppur nascosta, e non muore mai.
Ricambio l'abbraccio
Mamma mia che bell'inizio di post!
RispondiEliminaMi piace tantissimo l'ispirazione presa dalla natura....ho fatto l'ultimo post utilizzando il legno....posso inserire nella lista, secondo te?
Roby
Ciao Roberta, grazie.
EliminaNon ho ancora letto il tuo ultimo post, non so valutare.
Se in qualche modo il legno riporta ai 4 elementi, come in questo caso, sicuramente sì, altrimenti no.
Vengo a vedere, ok?
Maddai???? Belli questi ciondoli! =)
RispondiEliminaDani
Sono contenta che ti piacciano, Daniela.
EliminaSinceramente sono molto soddisfatta del risultato!