REFASHION JEANS: TAGLIAMO LA ZAMPA ALL'ELEFANTE

Sarà certamente capitato pure a voi di avere dei pantaloni comodissimi, ma ormai decisamente fuori moda. Pantaloni usati e riusati così tanto da essere ormai l’ombra di se stessi.

Le possibilità a questo punto sono due: o li avete buttati già da parecchio oppure, come me, li avete tenuti da parte che non si sa mai. Magari, peggio, se appartenete alla categoria delle disinteressate alla moda, li avete indossati fino all’altro ieri.

Naturalmente io appartengo alla categoria di quelle che non-me-ne-può-fregare-di-meno e metto quello che ho voglia di mettere indipendentemente dai consigli di stilisti e compagnia bella. Però c’è anche un limite alla decenza (limite che ho superato da parecchio tempo), così - animata da un'insolita vocazione al martirio - la settimana scorsa ho messo mano alla cassettina degli indumenti da riparare/rivedere.

Fra i cadaveri riesumati c’erano appunto queste due paia di jeans.

Per prima cosa li ho tinti, usando normalissimi colori per tessuto (verde militare e nero), per vivificare il colore.

Poi ho esaminato per bene la situazione, dando pure una sbirciatina ai miei quaderni di cucito, lo ammetto, perché ormai sono talmente arrugginita su alcune cose, che non volevo proprio fare troppo la brillante e perdermi qualche passaggio importante.

Dopo aver provato i pantaloni, ho deciso che l’elefante sarebbe proprio rimasto senza zampe e che l’intervento sarebbe stato drastico. Obiettivo finale: eliminare ben 6 cm dal fondo dei pantaloni.

Se anche a voi venisse la voglia di azzoppare i vostri elefanti, ricordatevi di lavorare sempre sul rovescio del pantalone.

Per prima cosa dovete scucire completamente l’orlo esistente, operazione questa noiosissima, ma indispensabile per avere un risultato perfetto. 

Fissate, poi, il fondo con degli spilli, vi aiuteranno a fare meno pasticci.

Il calcolo da fare è questo:

misura fondo del pantalone (vecchia) – misura fondo del pantalone (nuova) = centimetri da eliminare

centimetri da eliminare : 2 = centimetri da segnare su entrambi i lati della gamba

e questa è la misura da segnare con il gesso (nel mio caso 3 cm).

Con l’aiuto di una stecca, tracciate una riga dal punto appena segnato, andando a zero sul fianco; presumibilmente arriverete poco sopra al ginocchio.

Molto importante, in questo passaggio, la precisione: la riga tracciata deve terminare esattamente sopra la vecchia cucitura. Uscire da questa, anche solo di qualche millimetro, provocherebbe la formazione di un antiestetico gradino, visibile naturalmente a cucitura ultimata e a pantalone rigirato (vi assicuro che scucire tutto non è divertente, soprattutto se, come me, siete andate dritte sparate alla seconda cucitura, fidandovi ciecamente delle vostre abilità sartoriali).

Se la prima riga, in genere, non presenta problemi particolari, dovete fare più attenzione alla seconda. Probabilmente vi troverete in una situazione analoga a quella qui sotto: disegnata la prima riga (qui lato destro), avete già collocato il centimetro per segnare la seconda (qui lato sinistro). Come vedete, la cucitura su questo lato rientra rispetto al bordo del pantalone e questo non è un dettaglio da sottovalutare.

Dovete prima spostare la cucitura verso l’esterno, preferibilmente stirando il pantalone. La cucitura è quella indicata dal mio dito.

Se per fare quest'operazione, sul lato opposto, si formano delle pieghe (qui leggermente visibili), poco importa: ogni cucitura fa storia a sé e deve essere considerata singolarmente.

La cucitura, correttamente posizionata, vi darà un punto di partenza molto spostato rispetto al punto di partenza di una cucitura non posizionata correttamente.

È chiaro che pure la riga risulterà molto diversa (in rosso la riga scorretta).

Una volta segnate tutte le quattro righe, siete pronte per cucire. La cucitura va eseguita, saldando alle due estremità.

Verificate la buona riuscita delle cuciture, stirando sul diritto del pantalone.

Se il risultato vi soddisfa, potete tagliare la stoffa in eccesso con l’aiuto della taglia e cuci oppure, come ho fatto io, dopo aver fatto lo zig zag.

È l’ora di rifare l’orlo, ma è questione di pochi minuti, perché vi basterà seguire i segni di quello vecchio.

Il vostro elefante è finalmente azzoppato!

La qualità delle immagini di questo post, lo so, lascia molto a desiderare, purtroppo le condizioni di luce non erano ottimali e le fotografie fatte con lo smartphone non possono certo competere con quelle scattare con la macchina fotografica, che al momento non avevo sotto mano.

Per questa volta portate pazienza!

Vi do l'appuntamento a domani, è giunto anche per me il tempo per l'ispirazione a tema Pop Art. Vi aspetto!



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14 commenti :

  1. Ottima spiegazione e chiara ad ogni passaggio, per me che faccio solo cucito creativo è molto utile...anche se io riesco a distruggere i jeans prima che passino di moda!

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    1. Grazie Rosy! Io ultimamente passo il tempo ad aggiustare cosa .... creatività pari a zero!

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  2. ma sarai brava???? pure io ho dei pantaloni a gamba larga .... e quasi quasi munita di calcolatrice ... proverò a rifare la tua mise ... l'ultima volta che ho accorciato un paio di pantaloni ... l'ho rifatto 4 volte ....la lunghezza non era mai uguale ....eppure pare così facile ... pare .... e qui mi sa che ricorrerò alla sarta un'altra volta .... solo che per ora lascio perdere ....non si chiude la cerniera .....aspettiamo qualche annetto

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    1. Ah ah ah, esatto, se aspetti qualche anno, Giusi, i pantaloni larghi tornano di moda.
      Il problema è che, fra qualche annetto, certe cose no non le possiamo più indossare!

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  3. Ma brava Federica! Hai ridato vita a vecchi jeans in modo impeccabile! Spiegazioni ottime e lavoro super! Anche io ho messo da parte delle zampe di elefante ma ... aspetto che tornino di moda!!!
    ;-)))
    Un abbraccione Maria

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    1. Grazie Maria!
      Ne ho ancora nell'armadio di pantaloni così: non è detto che li sistemi tutti!
      Meglio pensare al futuro.
      Ah ah ah

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  4. Con una spiegazione così forse ho qualche speranza pure io di riuscire a refashionare qualcosa! Ottimo lavoro Fede <3

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  5. Pensa che invece io avevo fatto fare alla mia nonna il lavoro inverso ai tempi del liceo: le avevo chiesto di inserirmi dei triangoli di stoffa che partivano da sotto il ginocchio per "zampare" di più i Levi's 501!!!
    Comunque anche per me la moda non c'entra, anche adesso io li preferisco leggermente a zampa e faccio parecchia fatica a trovarli come dico io!

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    1. E perchè no? Anche il lavoro contrario è divertente, probabilmente dà molte possibilità in più di scatenare la fantasia!
      Deborah, se non trovi quello che vuoi, i jeans te li cuci da sola!

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  6. Ciao!
    Anche io ho messo da parte qualche paio di pantaloni da "ridimensionare". Appena ho tempo mi ci metto.

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    1. Ciao Mary!
      Buon lavoro, allora! Curiosa di vedere che combini!

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  7. Io mai potrei farlo, ma applaudo il tuo lavoro. =)
    Dani

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    1. Ma ovvio che non potresti, Dani!!!
      Tu i jeans li squarti per poterli riutilizzare!!!!

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