PORTAMATITE DI COTONE E SPAGO

Smaltiti i cucchiaini in plastica, che non erano serviti per realizzare le lanterne carciofose di Daniela, ma erano diventati i petali delle mie margherite puntaspilli, restavano da riutilizzare tutti i vasetti in vetro così meticolosamente radunati dalle mamme della scuola materna. Ce ne erano davvero tanti ed alcuni anche di forma particolarmente gradevole. Perché dunque buttarli nella campana del vetro?

Pur non avendo le idee molto chiare in merito, me ne sono portata a casa vari e me li sono studiati per qualche giorno in attesa dell’idea giusta. Ricordate? Il tempo a disposizione non era molto e c’era la necessità di realizzare molti oggetti per riempire il più possibile il banchetto del mercatino.

Non è che fossi ispirata in modo particolare, anzi, a dirla tutta, non ero ispirata per nulla, ma poi mi sono capitati in mano alcuni gomitoli di cotone dai colori tenui, che erano stati al tempo del liceo una splendida maglia confezionata e ricamata dalla mia mamma, capo che indossavo con grande orgoglio.

Ho così cominciato a sperimentare.

Dopo aver cosparso i vasetti con colla vinilica, ho cominciato a rivestirli con il cotone.

Il lavoro, più lento del previsto a causa del filato molto sottile, non è stato neppure favorito dalle mie mani sempre appiccicate. Così l’aiuto di uno stuzzicadenti è stato spesso provvidenziale per spostare il filo nel punto giusto e per chiudere i buchi formatisi lungo il percorso.

Il fondo, spesso con un’inclinazione tale da favorire lo scivolamento del filo, è stato in quasi tutti i vasetti la parte più rognosa da ricoprire.

Anche le corsie per avvitare il tappo, comunque, hanno complicato un pochino le cose: sempre troppo larghe per un giro di filato, ma troppo strette per due giri (in pratica rimaneva sempre uno spazio vuoto da coprire), dopo un po’ mi hanno davvero fatto passare la voglia e le ho semplicemente lasciate... nude.

In alcuni vasi ho utilizzato del comune spago da cucina e, su suggerimento di mia cognata (io non ci avrei mai pensato), alcuni di essi sono stati rivestiti, usando due o tre filati di colore diverso. Da lei, non da me!

Il divertimento maggiore comunque è arrivato, quando, ricoperti tutti i vasi, è stata l’ora di decorarli.

Alla fine del lavoro i vasi ricoperti erano circa una ventina, suddivisi in varie collezioni (chiamiamole così):

a) i portamatite rustici, realizzati con spago e materiali grezzi

b) i portamatite marinari, nei colori del bianco e dell’azzurro

c) i portamatite mignon, di formato ridotto

d) i porta post-it, ricavati dai vasetti degli omogenizzati e assolutamente inadatti a contenere matite di formato normale, ma non minuscoli post-it di forma allungata

I portamatite sono stati poi dotati di matita (e di cosa sennò?), rigorosamente in tinta, e di logo della scuola materna.

In alcuni di questi vasetti, ma non vi dico quali, c’è stato pure il tocco speciale di una piccola creativa che, con grande impegno e professionalità, ha reso meno impegnativo quell’ormai lontano fine settimana in Val di Rabbi.

Forse una zia che, in camper, si porta più vasetti che vestiti, ha qualche problema. Voi che dite?



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16 commenti :

  1. Mamma mia Squitty!!! Un lavoro titanico è dire poco! Ma quanto sono belli, bellissimi tutti,ma quelli marinari sono strepitosi! Te li copio...uno...te lo copio di sicuro!!! Per il mio bagno marinaro come portamatite per il trucco;-)
    Spendida idea, bravissima♡♡♡

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  2. Hai decisamente dato una nuova vita a questi poveri vasetti!
    I tuoi lavori richiedono sempre tantissima pazienza, ma a quanto pare a te non manca! ;-) E soprattutto, il risultato vale la fatica fatta!

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    1. A volte manca pure a me la pazienza, non credere. Cioè, meglio, mi viene a mancare, quando sono a metà dall'opera, quando è ormai impossibile tornare indietro.

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  3. sono davvero bellissimi, peccato che io non abbia tutta la tua pazienza, anzi.....nemmeno un pò! Mi piacerebbe molto poterti imitare, non è da tutti fare quello che hai fatto tu! Bacioni cara Federica!

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    1. Ma come non hai pazienza? E come diavolo fai a creare gioielli con perline minuscole?

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  4. Tutti Molto belli, ma i miei preferiti sono i rustici!!
    Faranno un figurone sul banchetto!!

    Un bacione
    Sara
    This is Sara

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    1. Se ci fosse stata più gente, probabilmente sì. Chissà se si replicherà il mercatino per Natale. C'è ancora un sacco di materiale da vendere!

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  5. Che belli!!!
    Quelli in stile marinaro li trovo adattissimi per un mercatino di giugno che precede quindio l'estate... Complimentissimi

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    1. Infatti il mercatino è stato in giugno ... sono io che pubblico con calma!!!

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  6. Che belli i tuoi portamatite riciclosi! ... vedi che non tutti i mali vengono per nuocere? ;)
    A presto. =)
    Dani

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  7. Mi piacciono veramente tanto. Decisamente. ..da copiare..magari come regalo di Natale. ..

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    1. Beh sì, soprattutto se fai una decorazione natalizia! Bentornata, Dolcezze!

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  8. Che lavorone Federica!
    Sei stata riciclosa, fantasiosa ma soprattutto paziente!
    Veramente bello il risultato! Venduti?
    Me lo immagino tuo marito che apre uno dei mobiletti del camper e si vede cadere addosso i vasetti! Un delirio!
    Un abbraccione Maria

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  9. Venduti? Manco uno!!!!
    Ovviamente il mercatino è stato nell'unica giornata veramente calda dell'estate e tutti, giustamente, se ne sono andati ai laghi o in montagna: la città era semi deserta!!! Da questo punto di vista siamo stati sfigati! Adesso i vasetti sono alla scuola materna in attesa di altro mercatino o iniziativa!
    No, niente scena fantozziana in camper: avevo messo tutto dentro un paio di borse della Coop, quelle super robuste, mi ci mancavano pure i vasetti di vetro disintegrati in giro .... ah, ah, ah .... non è che in camper ho l'aspirapolvere, eh!!!

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