Non ci si può mettere tre mesi e più per leggere un libro bello come questo, pagine così andrebbero lette tutte d’un fiato, senza mai prendersi pause, senza distrazioni, senza interruzioni. Alla fine, proprio quando stavo finalmente ingranando, ho realizzato che non vedevo davvero l’ora di finire il tomo e che mi ero davvero stufata di averlo in giro. La lettura, questa volta, si era trasformata in agonia, in tortura, in noia.
E perché? Semplicemente perché, se io comincio un libro in una giornata no, in un momento in cui non ci sono le condizioni ottimali, se lo porto avanti - come in questo caso - nel peggior modo possibile, lo stesso, per quanto bello possa essere, non riesce a decollare, non mi prende quanto dovrebbe, non mi entra dentro e l’istinto di mollarlo prende il sopravvento. Non è una mia fissa questa, è semplicemente un dato statistico.
Quindi, se vi viene voglia di buttarvi nell’atmosfera colorata di Bahia - e vi garantisco che ne vale assolutamente la pena - fatelo ben preparati, pronti ad assaporare ogni riga ed ogni pagina di questo maestro della letteratura sudamericana.
Seguite il mio consiglio, davvero!
L’inizio scoraggerebbe chiunque, non è un inizio facile: troppi nomi, troppe note da leggere (per chi naturalmente non conosce lingua e tradizioni brasiliane), elencazioni interminabili che sono comunque uno dei punti di forza di Amado, quelle che permettono di cogliere ogni sfumatura, ma che, ovviamente, a mente confusa, diventano insopportabili.
Vi ho fatto passare la voglia? Mi auguro di no! Dovete assolutamente conoscere Pedro Archanjo e tutto il suo mondo variopinto, i suoi amici e i suoi nemici, le sue donne, i suoi amori, i suoi scritti, il suo popolo, la sua città.
Prendete parte al suo funerale, fra intellettuali e puttane (proprio quelle, sì), fra gente rispettabile e poveracci. Andate a scoprire chi è questo misero dalla mente sublime, dall'intelligenza invidiabile, capace di tenere testa ai migliori pensatori della sua epoca.
Chi è Pedro? Soprattutto un mulatto, fiero di esserlo, orgoglioso del suo sangue misto, strenuo difensore del miscuglio delle razze, vera forza del Brasile. Saggio come pochi, amante della bella vita, delle mangiate e delle bevute in compagnia, organizza scioperi, studia i grandi scrittori, seduce donzelle, suona e balla superbamente, conversa e scrive.
Accanto a lui personaggi meravigliosi quali il compagno di una vita, Lidio Corrò, tipografo e pittore di miracoli, nella cui bottega si incrociano le vite di centinaia di persone, oppure il Maggiore de Souza, avvocato di strada, autodidatta e astutissimo difensore dei deboli, ma anche Zabela, nobile signora decaduta depositaria dei segreti di letto dei più illustri abitanti di Bahia o la bellissima e inavvicinabile Rosa di Oxalà. Solo per citarne alcuni naturalmente.
Il libro di Amado, attenzione, non è solo un romanzo divertente è anche e soprattutto il ritratto di una città, delle sue contraddizioni, della sua gente così fiera e così disperata; è pure un atto di accusa all’ipocrisia dei benpensanti, all’assurdità delle apparenze, alle idee folli di chi sostiene il mito della razza pura.
Insomma un libro da leggere assolutamente.
Io sto leggendo il secondo dei due libi che mio marito mi ha regalato a Natale e ancora mi manca un po' per finirlo... quello della lettura è al momento un tasto dolentissimo!!! Spero di rimediare anche io in vacanza!
RispondiEliminaAncora i famosi due libri??? Ero rimasta al primo! Beh, mi consolo allora!
EliminaAnche per l'inverno è "povero" di libri per mancanza di tempo.
RispondiEliminaDi solito rimedio d'estate!
Mi hai fatto venire voglia di leggerlo!
Come prosegue la vacanza?
Un abbraccio Maria
Ciao Maria. La vacanza prosegue bene, il posto è meraviglioso e lo conosciamo bene, perché non è la prima volta che ci veniamo. Purtroppo l'estate non è estate e sarebbe anche carino avere un po' di caldo prima di rientrare, no? Però pazienza!
EliminaLibri: nell'ultimo anno e mezzo il tempo dedicato alla lettura è calato in maniera vergognosa e questo non mi piace, visto che leggere è sempre stato uno dei miei hobby preferiti. Però o si sfruttano le risorse della rete oppure si sfogliano pagine. Comunque sto recuperando alla grande!!!
Di Amado ti consiglio anche (e soprattutto perché è più scorrevole): Dona Flor e i suoi due mariti. Semplicemente grandioso! E fa ridere un sacco!
Io, da quando ho il blog, leggo (quasi) solo blog.... troppo pochi libri.
RispondiEliminaSe me l'avessero detto un anno e mezzo fa, non ci avrei mai creduto. Sigh!
Dani
Idem, Daniela, esattamente come è successo a me!
EliminaQueste vacanze mi stanno facendo riscoprire quanto sia bello leggere, avere un libro fra le mani, assaporare ogni singola parola .....
ciao sono Simona ti ho conosciuta da Maria Africacreativa....complimenti per il tuo blog..ti seguo con molto piacere!http://simofimo.blogspot.it/
RispondiEliminabuona domenica:)
Benvenuta nell'armadio, Simona. Ti aggiungo volentieri ai blog da scoprire ...
EliminaÈ vero, ci sono momenti no in cui anche un libro "leggero" diventa una tortura, figuriamoci uno più impegnativo... ma è pur vero che nella maggior parte dei casi siamo proprio noi,spinte dal nostro stato d'animo del momento, a scegliere libri più o meno rilassanti. Comunque mi sono appuntata il tuo suggerimento sulla scoperta di Bahia!! A presto!!
RispondiEliminaO peggio, siamo talmente rilassate che sfogliare un libro diventa faticoso!!!
EliminaCristina, come ho già suggerito a Maria, leggiti "Dona Flor e i suoi due mariti" .... l'ho letto durante un viaggio in Provenza, dieci anni fa (argh!!!) .... mi ricordo che ridevo da sola!!!!
Messo in lista! Grazie!
Eliminaecco, tu ci metti tre mesi a leggere un libro e io saranno tre mesi che non ne leggo nemmeno una pagina.
RispondiEliminaChi sta messa peggio -_-
Mi sa che qui mettiamo su un club di non lettrici o ex lettrici!
EliminaMica va bene, però!